Norina Matuozzo, il femminicidio nella puntata di Amore Criminale

Il femminicidio di Norina Matuozzo, giovane donna 34enne e mamma di due figli sarà al centro della nuova puntata di Amore Criminale, il programma in onda nella prima serata di oggi, giovedì 31 marzo. La storia di una delle tante vittime di femminicidio ha inizio quando, appena 18enne, decise di ottenere una sua indipendenza economica e per questo iniziò a lavorare in una fabbrica di jeans a Napoli. In una giornata di lavoro, mentre attendeva l’autobus che l’avrebbe portata in fabbrica, Norina fece la conoscenza di Salvatore Tamburrino. Non è la differenza di età a spaventarla, ma il suo legame ad uno dei clan di Secondigliano. L’uomo era considerato il vivandiere di Marco Di Lauro nonché appartenente alla cerchia di chi curava la sua latitanza.



Tra Norina e Salvatore inizia una relazione sentimentale ma dopo appena sei mesi viene interrotta dall’arresto dell’uomo che passerà 7 anni in carcere. Nonostante questo Norina Matuozzo, che nel frattempo è incinta del loro primo figlio, non intende abbandonare l’uomo che ama al punto da decidere ci celebrare il matrimonio nel penitenziario dove lui è detenuto. Per la donna però, il vero incubo ha inizio proprio in seguito al ritorno a casa di Salvatore. La coppia avrà un secondo figlio ma tra loro le cose iniziano gradualmente a precipitare.



Norina Matuozzo, Ergastolo a Salvatore Tamburrino

La gelosia di Salvatore Tamburrino nei confronti della moglie Norina Matuozzo iniziò a farsi sempre più insistente e fuori controllo. L’uomo arrivò persino ad impedirle di uscire da sola e persino di truccarsi e vestirsi bene, al punto da farla uscire solo con addosso delle grandi felpe. Salvatore impedirà alla moglie anche di tornare a lavorare nel frattempo inizierà a picchiarla, insultarla e umiliarla spesso in presenza dei suoi stessi figli. Ad aggiungersi sono poi i tradimenti da parte di Salvatore, anche con una vicina di casa. Quando ormai la situazione divenne insostenibile, Norina Matuozzo decise finalmente di lasciarlo e di andare a vivere dai genitori insieme ai figli.



Secondo quanto riferisce Blitz Quotidiano, l’uomo si presentò pochi giorni dopo in casa dei genitori di Norina Matuozzo con una minaccia shock: “Se mi lasci o moriamo tutti o muori solo tu”. Nel momento in cui la moglie dichiarò di non amarlo più, firmò la sua condanna a morte: lui estrasse una pistola colpendola dritta al petto, lasciandola in una pozza di sangue, davanti allo sguardo attonito della figlia maggiore, e dandosi alla fuga. Dopo l’omicidio Tamburrino si consegnò alle forze dell’ordine accompagnato dal suo avvocato e fornì agli investigatori elementi utili a permettere la cattura di Marco Di Lauro, con la speranza di poter ottenere una riduzione della pena. Nonostante questo, il 3 marzo 2020 venne condannato in primo grado all’ergastolo nonostante anche il rito abbreviato. Condanna poi confermata anche in Appello nell’ottobre 2021.