La Germania valuta seriamente di introdurre una norma anti-eternità per quanto concerne il periodo di permanenza al Governo, naturalmente al termine del mandato di Angela Merkel, che sta per eguagliare il primato di Helmut Kohl, rimasto per sedici anni di fila alla guida del Paese tedesco. Di cosa si tratta, nello specifico? Della proposta di delimitare il periodo massimo di permanenza alla guida della Cancelleria federale a due sole legislature, dunque a otto anni complessivi,  come proposto dal capo della Cdu della Bassa Sassonia, Bernd Althusmann.



Il politico, come riferito dalla testata “Huffington Post”, ha spiegato alla stampa quali siano i benefici di questo tipo di formula, eventualmente rivedibile con l’allungamento del singolo mandato da quattro a cinque anni. “Quindi, per il futuro, dopo al massimo dieci anni di governo il/la Cancelliere/a non sarebbe rieleggibile – spiega il diplomatico Michele Valensise –. Nella Cdu, che pure sa bene quanto negli anni il consenso personale per Merkel abbia trainato il partito, anche altre voci si sono levate nello stesso senso”.



GERMANIA ALLE PRESE CON LA NORMA ANTI-ETERNITÀ: AL VIA DOPO ANGELA MERKEL?

Dopo Angela Merkel, dunque, la Germania varerà la cosiddetta norma anti-eternità? La risposta, al momento, non pare essere troppo scontata, in quanto, come riporta l'”Huffington Post”, occorrerebbe una modifica costituzionale per vararla e quest’ultima richiede “una maggioranza di due terzi al Bundestag e al Bundesrat”. Insomma, non proprio una passeggiata di salute, tanto che il diplomatico Valensise si spinge a ipotizzare che “è probabile che non se ne faccia nulla, ma il desiderio di limitare per legge la possibilità di rielezione del capo di Governo in un sistema parlamentare fa ugualmente riflettere. Nella vecchia Europa anche chi è popolare e regolarmente eletto, dopo un po’ deve fare i conti con il sospetto di volersi incrostare nella sala di comando”. La decisione di Angela Merkel di dire stop, peraltro, giunge in un momento storicamente complicato per la Cdu, secondo partito nazionale (25%) alle spalle dei Verdi (25,5%). Quale sarà dunque il destino della nazione teutonica dopo l’addio della Cancelliera? Azzardato scommettere su qualsivoglia scenario: soltanto il tempo consegnerà la verità.

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