Norma Martelli, chi è la moglie di Nicola Piovani e la sua carriera

Nicola Piovani è uno dei più grandi musicisti italiani, nonché vincitore del Premio Oscar nel 1998 per la colonna sonora de La vita è bella. Una carriera ricca di successi, festeggiati assieme alla moglie Norma Martelli, che condivide con lui la passione per la musica e per il cinema. Lei è infatti una nota attrice e regista italiana e fa parte della Compagnia della Luna, fondata da Nicola Piovani con Lello Arena e Vincenzo Cerami con l’obiettivo di dare voce a chi molto spesso non ce l’ha.



Molto spesso gli ultimi la parola se la prendono con tale coraggio, che a noi non resta che imparare e possibilmente amplificare quelle voci. Scrivere un testo sui diritti umani e sui diritti delle donne in particolare, è sempre un atto doveroso che diventa spesso denuncia” ha confessato l’attrice in una vecchia intervista. Importante anche il suo impegno nella recitazione: ha infatti preso parte al cast de La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani e, inoltre, ha interpretato un ruolo nel film di Giuseppe Tornatore Stanno tutti bene.



Nicola Piovani e Norma Martelli: un amore riservato e la nascita dei figli

La storia d’amore tra Nicola Piovani e la moglie Norma Martelli è sempre stata protetta da un velo di riserbo e discrezione. La coppia non ha mai voluto gettare in pasto al gossip l’amore che da anni li unisce, essendo piuttosto riservati sulla propria vita privata. Sappiamo però che hanno due figli, di cui non conosciamo i nomi, che non hanno seguito le orme dei genitori e hanno intrapreso un percorso di studi differente dal mondo dello spettacolo, della musica e della recitazione.

Ne aveva parlato proprio il compositore e direttore d’orchestra, oggi ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, in una vecchia intervista: “Il fatto che non siano musicisti mi aiuta a non essere un padre invadente. Parlo con loro di matematica: sono io l’allievo, l’ignorante che fatica a capire. Se facessero i musicisti mi comporterei invece in modo un po’ arrogante e saputo. Da quando i miei ragazzi sono autonomi, non ho più tanta paura della morte. Anche invecchiare l’ho accettato come un fatto naturale“.