La normativa sull’antiriciclaggio si aggiorna, portando con sé controlli sempre più rigidi ed estesi. Dopo l’imposizione di registrare gli immobili al catasto, adesso le unità immobiliari – così come i conti correnti – dovranno riportare delle informazioni sempre più dettagliate, inseribili in un nuovo registro centralizzato e a livello nazionale.



Nessuna salvezza per i “furbetti”, i cui nomi e cognomi (risalenti all’immobile iscritto nel registro europeo), saranno più a rischio a causa dei controlli più avanzati e specifici da parte dell’intera UE e degli enti preposti. La variazione in normativa potrebbe aver luogo in Gazzetta Ufficiale nel breve tempo.



Cambia la normativa sull’antiriciclaggio: controlli più estesi

La normativa sull’antiriciclaggio ha espresso in modo chiaro e conciso i motivi per la quale vorrebbero realizzare un registro nazionale comune, in cui inserire gli immobili che serviranno come controllo ulteriore sul proprietario. La premessa della futura norma specifica:

Un bene è un oggetto sempre più attraente per tutti i criminali che intendono riciclare i proventi delle loro attività illecite, in quanto permettono di oscurare la vera fonte dei fondi e l’identità del titolare effettivo”.

L’identificazione corretta e tempestiva da parte delle Uif e altre autorità competenti delle proprietà così come delle persone fisiche, delle entità giuridiche e dei trust che possiedono immobili è importante sia per individuare schemi di riciclaggio di denaro sia per il congelamento e il sequestro dei beni, nonché per le misure di congelamento amministrativo che attuano sanzioni finanziarie mirate”.



Gli stati membri avrà l’onere di fornire all’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), tutte le informazioni e i dettagli maggiormente importanti (e riguardanti la storicità del patrimonio immobiliare), affinché gli eventuali criminali possano essere individuati nel minor tempo possibile.

Il punto d’accesso comune (tramite una piattaforma realizzata ad HOC), dovrebbe essere resa disponibile e gratuitamente a tutti gli stati membri, snellendo gli aspetti burocratici e rendendo la procedura molto più veloce e pratica.

Le norme a tal riguardo si fanno sempre più ristrettive, come ad esempio anche il nuovo limite del tetto al contante massimo.