Di recente uno studio della FDA americana aveva constatato come ci fosse un incremento di crisi epilettiche e convulsioni tra i bambini dopo essere stati vaccinati contro il Covid. Le case farmaceutiche ‘incriminate’ sembrano essere in particolare Pfizer e Moderna. Da tempo inoltre si parla anche dell’incremento di cardiopatie tra gli adolescenti, e sempre a seguito dei vaccini Covid. Ora giunge l’ennesimo studio che getta ombre sui vaccini, con un boom di decessi e problemi cardiovascolari, registrati in Norvegia, proprio dopo l’inizio della campagna vaccinale.



Come riporta La Verità, il ‘range’ temporale preso a riferimento è stato quello compreso da marzo 2020 a dicembre 2022. In questo arco di tempo si è registrato un notevole eccesso di mortalità non legata al Covid-19, principalmente dovuta a un alto numero di morti per malattie cardiovascolari. Per le patologie respiratorie e la demenza la mortalità è stata, invece, inferiore rispetto al previsto. Dopo i dati relativi al Regno Unito dove, secondo le stime dell’Office for health improvement and disparities (Ohid), nel 2022 i decessi riguardanti quattro specifiche patologie furono tutti più alti del 10% rispetto alle previsioni, uno studio trasversale condotto sulla popolazione norvegese conferma che pure nello Stato scandinavo le morti in eccesso non dovute al virus di Wuhan sono state di gran lunga superiori.



VACCINI COVID E MORTALITÀ: I LIMITI DELLO STUDIO

Gli autori del preprint, appena pubblicato su Bmc Public Health , si sono basati sui dati ottenuti dal registro nazionale delle cause di morte (certificati elettronici) in Norvegia. Dall’indagine sono stati esclusi i dati relativi ai cittadini stranieri. E dai risultati ottenuti quello che fa più riflettere è la constatazione che le malattie respiratorie, maggiormente diffuse nel periodo invernale, erano decisamente ridotte nel periodo preso a riferimento.

Gli autori dello studio norvegese aggiungono poi un’annotazione significativa, sebbene diluita nel contesto per non vedersi probabilmente rifiutare la pubblicazione: “Esiste una correlazione temporale tra l’aumento della copertura vaccinale e l’aumento della mortalità in eccesso”, aggiungendo però che “dai dati a nostra disposizione non è stato possibile confrontare l’eccesso di mortalità tra soggetti vaccinati e non vaccinati”. Ci si chiede a questo punto se lo studio in questione possa essere perfezionato in paesi, come l’Italia, in cui non si è mai cercato di fare chiarezza su eventuali effetti collaterali e sull’ipotetica correlazione tra inoculazione dei vaccini e diffusione di patologie.