La premier della Norvegia, Erna Solberg, è finita nei guai per aver violato le restrizioni anti-covid. Nel dettaglio, la politica nordica aveva deciso di festeggiare i suoi 60 anni trasgredendo le regole, e scoperta, è ora finita sotto indagine. I fatti, come riferisce TgCom24.it citando i media locali, risalgono allo scorso fine febbraio, quando la Solberg aveva riunito la sua famiglia in una località sciistica nonostante restrizioni varie: sarebbero state organizzate due cene presso lo ski resort di Geilo con più di dieci invitati (le regole stabiliscono un limite massimo di dieci persone), violando quindi le norme anti assembramento.



“Avrei dovuto essere più consapevole delle regole – ha detto ieri la premier parlando all’emittente tv Nrk – posso solo scusarmi”, ma evidentemente le sue scuse pubbliche non sono bastate visto che le autorità hanno deciso di aprire un’inchiesta.

PREMIER ERNA SOLBERG SOTTO INDAGINE: “MI SCUSO”. MA ORA RISCHIA…

La Solberg ha aggiunto: “Avrei dovuto conoscere meglio le regole. La verità è che non le ho controllate abbastanza bene e quindi non mi ero resa conto che il limite di 10 valeva anche in famiglia”, spiegando di essere pronta a pagare un’eventuale sanzione. Su Facebook ha poi scritto: “Mi dispiace che io e la mia famiglia abbiamo infranto le regole, cosa che non sarebbe mai dovuta accadere. Ovviamente avremmo dovuto seguire tutte le raccomandazioni, come ho chiesto di fare a voi. Penso in particolare a tutti coloro che hanno dovuto cancellare gli impegni che aspettavano con ansia, un compleanno, una festa o qualsiasi altra cosa importante. Capisco chi si arrabbia ed è rimasto deluso. Ho sbagliato e per questo voglio dire che mi dispiace”. Secondo quanto emerso, lo scorso 25 febbraio 13 membri della famiglia Solbeg avrebbero cenato assieme in un ristorante ma senza la presenza della stessa Premier, in ospedale per un problema agli occhi. Il giorno dopo, invece, la cena è stata di 14 persone in un appartamento. Una situazione che sicuramente non giova al primo ministro norvegese in vista delle elezioni di settembre.



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