Niente piazza gremita davanti all’ex convento degli Agostiniani, niente pubblico, neppure un posto a sedere per la nuova edizione de La Notte della Taranta. Colpa del Covid che ha imposto delle norme alle quali, al momento, è impossibile sottrarsi. L’evento previsto per questa sera, sabato 22 agosto, sarà infatti a porte chiuse, durerà 90 minuti ma sarà registrato. Andrà infatti in onda la prossima settimana, per la precisione il 28 agosto alle 22.50 su Rai 2, con Sergio Rubini nelle vesti di narratore. Una serata che sarà alimentata dalla musica dell’Orchestra della Notte della taranta e dall’Orchestra Roma Sinfonietta di Ennio Morricone,oltre che dai tre ospiti di questa 23esima edizione: Gianna Nannini, Mahmood e Diodato. Ognuno dei tre artisti porterà in scena non solo la sua musica ma anche la propria vita, il proprio racconto per tre mondi totalmente diversi l’uno dall’altro.
Gianna Nannini, Mahmood e Diodato ospiti de La Notte della Taranta
Gianna Nannini torna a La notte della Taranta dopo 16 anni per riproporre proprio la canzone che esibì quella volta, Fimmine fimmine. “Cercherò di tenere alto il volume delle tabacchine – ha detto l’artista a Repubblica – voglio far capire che si può contaminare, rendere attuale la tradizione anche con le nuove tecnologie. E terrò alto anche il livello della musica popolare, che è rock”. Anche Mahmood è pronto a portare sul palco un pezzo di se, delle sue origini: “Ho padre egiziano e madre sarda, ero convinto di essere lontano da questa terra. Ma Buonvino mi ha chiesto cosa mi legasse alle mie origini, gli ho parlato di una canzone che mi cantava mio padre e lui l’ha orchestrata, facendone un viaggio che unisce tre mondi e arriva in Salento”, ha raccontato l’artista a Repubblica.