“NOTTI MAGICHE”: DI CHI È LA CANZONE E CHI L’HA SCRITTA

Notti magiche, inseguendo un goal / sotto il cielo di un’estate italiana”: che i nostri connazionali conoscano forse meglio questo “inno pop” che quello di Goffredo Mameli è più di un legittimo dubbio. Ma quando gioca la Nazionale azzurra tutto è lecito e, grazie anche ai calciatori della rosa di Roberto Mancini, la canzone con cui molti di noi sono cresciuti e che, come per la celeberrima ‘madeleine’ di Marcel Proust, rimanda immediatamente ai Mondiali casalinghi del lontano 1990, può assurgere anch’essa a inno nazional-popolare che unisce e compatta milioni di persone nei festeggiamenti. Per questo motivo il celebre pezzo composto da Giorgio Moroder, Edoardo Bennato e Gianna Nannini 31 anni fa torna d’attualità.



Ma, a differenza di altre rassegne mondiali (nel 2006, si ricorda, fu il caso dell’abusato “po-popopo-po-po” sulle note di “Seven Nation Army” dei defunti White Stripes) e continentali come nel 2000, 2012 e 2016 che ci videro andare vicini alla vittoria o quantomeno ben figurare, stavolta l’inno è “Un’estate italiana”: la canzone sembrava relegata agli archivi della memoria e al montaggio video dei servizi televisivi e invece, grazie al circolo virtuoso dei calciatori azzurri a Euro 2020, dei social e della spontaneità popolare di tante persone che escono da una dolorosa pandemia, ecco che il brano oramai conosciuto come “Notti magiche” -e non sono rari i casi di canzoni di cui un particolare verso diventa il titolo nella vulgata popolare- è diventato la vera e propria hit della cavalcata della Nazionale verso l’oramai prossima finale di Wembley.



EURO2020, “NOTTI MAGICHE” TORNA ‘INNO’ DELL’ITALIA GRAZIE AD AZZURRI, SOCIAL E… AMARCORD

Merito, come detto, non solo dei caroselli di auto che hanno animato le nottate post partita di molte città italiane, ma anche dello staff azzurro che fra tricolori e dirette Instagram hanno nominato “Notti magiche” loro canzone ufficiale. Non a caso come fu per Gianluca Vialli, oggi nello staff dell’amico e sodale Roberto Mancini, che in quel Mondiale ’90 fu uno dei protagonisti, seppur mancati, della marcia trionfale interrottasi in semifinale a Napoli. A certificarlo i video girati dai diretti interessati sul pullman della Nazionale, con uno show canoro un po’ sgangherato ma certamente genuino e coinvolgente e che ha visto, ça va sans dire, Lorenzo Insigne e Gianluigi Donnarumma tra i più scatenati, ma anche con un Andrea Belotti che mostra anche un suo lato inedito.



La prima volta era accaduto per la conquista del pass per i quarti di finale di Euro 2020 e ora è diventata una tradizione: l’Italia passa il turno e la squadra intona “Notti magiche”, una sorta di rito sul bus e che poi catalizza i like di milioni di loro fan sui social. E pensare che diversi di loro non erano nemmeno nati quando la hit di Bennato e Nannini spopolava nella radio italiane: pochi sanno che però il titolo originale era “To be number one” e il testo era firmato dalla penna di Tom Whitlock; la notorietà venne dal fatto che quello che era conosciuto anche come Giorgio Moroder Project fu usata da diversi programmi sportivi Rai come sigla di apertura, ovviamente nella versione italiana che consentì al pezzo di scalare le classifiche di quell’anno diventando anche il singolo più venduto nel 1990 nel nostro Paese. E pazienza per come andrà a finire anche quest’estate: è stata comunque “un’avventura in più”.