Problemi su problemi per Novak Djokovic e il suo arrivo in Australia in vista degli Australian Open. Dopo aver ricevuto il via libera alla partecipazione allo Slam grazie all’esenzione per il vaccino, decisione che ha fatto discutere parecchio il mondo del tennis, il numero uno al mondo è stato fermato in aeroporto a Melbourne e gli è stato notificato il divieto di ingresso nel paese a causa di problemi burocratici. Nole e il suo team, infatti, avrebbero presentato un documento sbagliato per lo sbarco in Australia e questo non sarebbe passato inosservato alle forze dell’ordine.
Come riferito da testate locali come il Sydney Morning Herald , il governo dello Stato di Victoria ha rifiutato la richiesta di visto presentata dal giocatore serbo in quanto quello di lavoro chiesto da Djokovic non permetterebbe esenzioni per i non vaccinati. Gli stessi media scrivono che è “probabile” che a Djokovic sarà permesso di scendere dall’aereo e di entrare in Australia. Secondo quanto riferito l’aereo è atterrato alle 23.30, le 13.30 italiane, e l’Australian Border Force ha contattato subito l’autorità dello Stato di Victoria che però non hanno dato il lasciapassare al numero uno del tennis.
NOVAK DJOKOVIC, POLEMICA PER L’ARRIVO IN AUSTRALIA
La giornata che ha portato Novak Djokovic a salire sull’aereo direzione Melbourne non era comunque partita nel migliore dei modi. Dall’Australian Open, dove Nole vuole conquistare il ventunesimo Slam della carriera che gli consentirebbe di raggiungere Federer e Nadal, era infatti arrivato il via libera alla partecipazione dell’asso del tennis grazie alla particolare esenzione per il vaccino, ma non tutti l’hanno presa bene. “Djokovic deve dire perché non si può vaccinare. Se gli organizzatori non chiariscono i motivi dell’esenzione, allora finiremo per pensare che Djokovic è il Marchese del Grillo: “Io so io e voi non siete un c…” ha dichiarato Adriano Panatta a Radio Capital.
Scott Morrison, premier australiano, ha invece sottolineato: “Stiamo aspettando spiegazioni e che ci fornisca prove a sostegno. Se queste prove sono insufficienti, allora non sarà trattato in modo diverso da nessun altro e tornerà a casa con il primo aereo. Non ci saranno regole speciali per Novak Djokovic”.