Due bambini sottoposti ad una terapia dell’azienda Novartis sono morti: a comunicarlo è stata la stessa azienda. I piccoli, che hanno ricevuto la terapia genica Zolgensma, prodotta dalla casa farmaceutica svizzera, sono deceduti per insufficienza epatica, come ha comunicato la stessa azienda nella giornata di venerdì. Zolgensma è una terapia per curare l’atrofia muscolare spinale. I due bambini sono morti in Russia e Kazakistan ma il trattamento viene effettuato anche in altri Paesi.
Come ha spiegato “Insider Paper”, le autorità sanitarie di Russia e Kazakistan, Paesi dove si sono verificati i decessi, sono state informate della morte dei due piccoli pazienti a causa dell’insufficienza epatica. Allo stesso tempo tutte quelle delle Nazioni in cui viene effettuato il trattamento, hanno ricevuto da Novartis una dichiarazione via e-mail in cui veniva annunciata la morte dei due bambini.
Novartis: “Morte per insufficienza epatica acuta in due bambini”
I bambini, come ha spiegato Novartis, sono morti da cinque a sei settimane dopo aver ricevuto le infusioni di Zolgensma, la terapia genica prodotta dalla casa farmaceutica svizzera. Il decesso si è vetrificato inoltre da uno a 10 giorni dopo aver ricevuto uno steroide, volto a ridurre gli effetti collaterali, ha spiegato l’azienda stessa. “Sebbene l’insufficienza epatica acuta sia un evento avverso noto, questi sono i primi casi fatali di insufficienza epatica acuta”, ha affermato Novartis.
La casa farmaceutica ha spiegato che aggiornerà l’etichettatura del farmaco per specificare che è stata segnalata insufficienza epatica fatale. L’atrofia muscolare spinale colpisce circa 1 nascita su 10.000 e provoca la morte o la necessità di ventilazione permanente all’età di due anni, nel 90% dei casi. La terapia genica, approvata negli Stati Uniti nel 2019 e 2021 provvisoriamente, per due anni, in Svizzera, non ha mai convinto a pieno gli scienziati, aprendo un dibattito che adesso, dopo la morte dei due bambini, si farà probabilmente ancora più aspro.