Ieri Aifa ha dato il via libera al vaccino Novavax, un’arma in più nella lotta contro il Covid. Il farmaco sarà disponibile in Italia a partire da gennaio 2022 e Patrizia Popoli, presidente del Cts dell’Agenzia italiana del farmaco, ai microfoni del Corriere della Sera ha sottolineato che «ha mostrato un’efficacia del 90% in diversi e ampi studi clinici, testato su 50 mila volontari, 30 mila dei quali hanno ricevuto il vaccino. È stato provato anche sugli anziani. L’efficacia si mantiene costante negli ultra 65enni».



Nel corso del suo intervento al Corriere, Patrizia Popoli ha rimarcato che non è stato registrato nessun evento avverso preoccupante, ma non solo. Il vaccino Novavax è molto maneggevole, si può conservare in frigo e per diversi mesi. Un altro fattore importante è legato alla possibile influenza sugli esitanti: «Ha un meccanismo d’azione diverso. Contiene proteine ricombinanti del virus, cioè coltivate in laboratorio. È possibile che questa metodica tradizionale possa risultare più rassicurante per coloro che temono i vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna)anche se non c’è nessuna ragione per diffidare degli altri anti Covid, altrettanto efficaci e sicuri».



Novavax, al via test nuovo vaccino contro Omicron

Il vaccino Novavax è importante nella lotta contro il Covid perché andrà ad aiutare i Paesi dove è difficile mantenere la catena del freddo e i suoi effetti sono concreti: Patrizia Popoli ha evidenziato che, come visto con i vaccini a mRNA, si è protetti dalla malattia grave. E sono attese novità anche contro la variante Omicron a stretto giro di posta. L’azienda americana che produce il farmaco ha reso noto che già a gennaio potrebbe essere avviata la sperimentazione di un nuovo vaccino specifico per la mutazione sudafricana. Gregory M. Glenn, presidente Ricerca e Sviluppo di Novavax, ha spiegato: «Data la continua evoluzione del coronavirus, potrebbe essere necessario lo sviluppo di un vaccino contro Omicron. Novavax ha clonato, espresso e caratterizzato il vaccino contro la proteina Spike di Omicron e presto entrerà nella fase di produzione in GMP. Prevediamo di iniziare gli studi clinici nel primo trimestre del 2022», riporta l’Ansa.

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