Novavax ha spedito le prime dosi del suo vaccino anti-Covid in Europa, segnando l’ingresso della società farmaceutica in un nuovo mercato potenzialmente grande come quello del Vecchio Continente. L’amministratore delegato Stanley Erck ha dato notizia delle spedizioni durante una conferenza avvenuta lunedì alla JPMorgan Healthcare Conference. Durante l’incontro coi giornalisti, l’azienda farmaceutica ha anche comunicato di avere richiesto un’autorizzazione per l’uso di emergenza del vaccino in Sudafrica. Le spedizioni in Europa rappresentano “una grande pietra miliare per l’azienda“, ha detto Erck in un’intervista di lunedì con Bloomberg Television. “C’è molta domanda in attesa per il nostro vaccino“.



Novavax, spedite prime dosi vaccino in Europa

Autorizzato in Europa il mese scorso, il vaccino Novavax è stato già ribattezzato “il vaccino dei no vax“. Il motivo di tale definizione è da ritrovare nel fatto che esso sfrutta la tecnica delle proteine ricombinanti, già in uso contro malattie come pertosse, epatite, meningite, herpes zoster e altre infezioni di carattere virale. Non basandosi sulla tecnologia a Rna messaggero, invisa a molti gruppi no vax, potrebbe così convincere molti degli scettici ad offrire il braccio. Il vaccino Novavax è in uso anche in diversi paesi dell’Asia, tra cui l’Indonesia, e ha anche ottenuto lo status di emergenza dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Novavax sta ora cercando l’autorizzazione negli Stati Uniti, ed Erck ha detto che l’azienda si aspetta un riscontro dai regolatori a febbraio. Nell’intervista televisiva, Erck ha aggiunto che l’azienda sta lavorando su un unico vaccino in grado di proteggere da Covid e influenza: i dati sui primi test dovrebbero arrivare nel giro di un paio di mesi.

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