Dopo più di 30 anni il codice della strada si appresta ad essere modificato. Il primo via libera al DDL è arrivato alcuni giorni fa alla Camera, con non poche critiche nell’opinione pubblica e anche tra esponenti politici dell’opposizione. Tra le novità troviamo l’innalzamento della potenza delle auto per i neopatentati, nonché pene più severe per la guida sotto l’effetto di alcol e droghe. Ed è proprio sul fronte della condanna per droga che si sta accendendo il dibattito con riguardo all‘assunzione di farmaci, qualora possano avere riflessi psicotropi su chi ne fa uso e si mette alla guida.



Un punto controverso, come riporta Il Sole 24 ore, riguarda la verifica dello stato di alterazione psico-fisica del conducente, che avverrà solo in caso di omicidio stradale o lesioni personali stradali. Come viene fatto notare infatti la modifica all’articolo 187 del Codice della strada di fatto sta abolendo la necessità di accertare lo stato di alterazione, prevedendo che la condotta illecita si concretizzi semplicemente “dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope”. Da un lato sembra essere un’apparente facilitazione nel perseguire tale comportamento, dall’altro causa non poche criticità.



RIFORMA CODICE DELLA STRADA: INTERROGATIVI APERTI SULL’ASSUNZIONE DEI FARMACI

Sostanze che possono avere effetti stupefacenti o psicotropi sono presenti anche in farmaci che comunemente vengono prescritti dai medici. Pensiamo ad esempio ai medicinali a base di morfina e sostanze analgesiche oppiacee, benzodiazepine, barbiturici, medicinali di origine vegetale a base di cannabis. E allora il paziente che assume un farmaco psicoattivo, esaurito il suo effetto, quando potrà guidare sicuro di non risultare positivo all’accertamento ed incorrere quindi nell’illecito? Questo è un primo interrogativo. E poi c’è il ruolo del medico prescrittore: spetterà a lui il ruolo di informare circa la possibilità che il farmaco alteri le capacità di guida, ma anche in merito a quando, presumibilmente, il farmaco sarà completamente eliminato dall’organismo? Ma non è tutto.



Sorgono dubbi anche sulle conseguenze delle sanzioni sui rapporti di lavoro e sui risarcimenti assicurativi in caso di sinistri. E ancora ci si chiede se chi ha ricevuto una valutazione di idoneità alla guida dalla Commissione medica locale, come sarà giudicato in caso di riscontrata positività. Insomma sono tante le criticità e i quesiti ancora privi di risposta. Le problematiche e dubbi interpretativi costituiranno probabilmente argomento di discussione in ambito sanitario, giuridico, giudiziario e non solo.