RIFORMA VALDITARA, LE NOVITÀ DELLA MATURITÀ 2025!
Si comincia già a parlare di maturità. Nel 2025 conserva lo stesso impianto dello scorso anno: 2 prove scritte a carattere nazionale, terza prova solo per gli indirizzi in cui è prevista e colloquio in chiave multidisciplinare. Previsti inoltre ancora commissari sia interni che esterni. Quest’anno si parte il 18 giugno, e nelle scorse ore sono uscite le materie della seconda prova scritta. La novità riguarda il voto in condotta: la riforma Valditara, come si legge sull’Ansa, prevede infatti che gli studenti che riporteranno il 6 saranno tenuti a svolgere un test aggiuntivo. Si tratta di un elaborato sulla cittadinanza di cui verrà tenuto conto anche in sede di prova orale.
Questa previsione va ad aggiungersi all’alternanza scuola lavoro (noto come PCTO, percorsi trasversali per le competenze e l’orientamento), che sarà requisito necessario per l’ammissione all’esame, come previsto da una norma del 2017 finora mai applicata.
MATURITÀ 2025, VOTO IN CONDOTTA: COSA CAMBIA?
Al voto in condotta il Ministro Valditara ha voluto dare grande peso, alla luce anche delle vicende degli ultimi anni che hanno visto studenti aggressivi o comunque irrispettosi nei confronti dei docenti. Il comportamento quindi ricoprirà una grande importanza. La nuova riforma della scuola di Valditara prevede col 5 la bocciatura e col 6 la sospensione del giudizio. In sede di maturità 2025 gli alunni saranno obbligati a presentare un elaborato critico avente ad oggetto la cittadinanza attiva e solidale. Questa previsione è stata confermata dall’ultima comunicazione diffusa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito il 29 gennaio.
Non sono mancate in merito le critiche, soprattutto a detta di chi le nuove norme sono state imposte senza il dovuto confronto con le parti sindacali. ‘Dirigentiscuola‘ in particolare ha affermato che scuola e studenti non erano pronti a queste novità, e auspica che il Ministro Valditara possa fare retromarcia e aspettare di avere il dialogo con tutte le parti.