La nuova Manovra di quest’anno ha introdotto importanti novità sul regime forfettario 2025, prevedendo ad esempio la compatibilità con il reddito da lavoro dipendente fino ad un massimo di 35.000€. Ottime notizie anche per chi decide di avviare una nuova attività economica, potendo godere di uno sconto contributivo fino al 50%.
E ancora i forfettari possono emettere una fattura elettronica con il metodo semplificato su cifre che superano i 400€ di ricavi. Un’altra novità è l’ammissione del contratto misto per quelle P.IVA i cui ricavi massimi ammontano a 85.000€ e con una flat tax al 15%.
Novità regime forfettario 2025 in Legge di Bilancio
Una prima novità prevista per il regime forfettario 2025 è la compatibilità del lavoro autonomo con un lavoro da dipendente su un reddito più alto (per quest’anno l’innalzamento previsto è a 35.000€ rispetto ai vecchi 30.000€). Le medesime condizioni sono ammesse in caso di reddito da pensione o assimilati all’attività subordinata.
Gli autonomi che registrano ricavi entro o massimo 85.000€, possono usufruire della tassazione agevolata al 15% (dopo ad esempio aver superato i cinque anni d’attività pagando soltanto il 5% di aliquota “piatta”).
Il contratto misto
Grazie alle nuove disposizioni di Legge del contratto misto, i lavoratori autonomi che si trovano nel forfettario adesso possono stipulare un contratto di lavoro dipendente con uno dei suoi committenti relativi all’attività da libero professionista.
Una situazione che fino all’anno scorso era vietata, mentre quest’anno la compatibilità è ammessa soltanto se il contratto subordinato è un part time (al 40% oppure al 50%) e se si continuasse il rapporto di collaborazione in P.IVA (a patto che l’azienda abbia almeno 250 dipendenti come professionisti regolarmente iscritti negli albi di riferimento).
Fatturazione elettronica semplificata
Un’altra novità – in vigore dal 1° gennaio 2025 – per chi si trova nel regime forfettario riguarda l’invio della fatturazione semplificata (come da Decreto Legge numero 180 del 2024) anche su cifre superiori a 400 euro.
Per gli altri professionisti aventi partita IVA – che non si trovano nel forfettario – resta il limite di Legge a quattrocento euro.