Ieri sono stati licenziati cinque ispettori della Polizia Penitenziaria, trombettisti appartenenti alla banda, che lo scorso 27 marzo suonarono al matrimonio di Tony Colombo e Tina Rispoli. Il cantante neomelodico, una volta appresa la notizia, ha voluto esprimere la sua solidarietà ai poliziotti. E lo ha fatto pubblicando un lungo post su Facebook in cui tira in ballo anche Matteo Salvini. «Quello che hanno fatto ai musicisti, che erano poliziotti penitenziari e che hanno suonato al mio matrimonio, è deplorevole e vergognoso». Per Tony Colombo «non possiamo vivere in un Paese in cui la giustizia mediatica comanda le aule dei tribunali». E aggiunge che i cinque ispettori «sono stati puniti solo per colpa mia e per il caso mediatico che si è creato intorno a me, con accuse infamanti, denigratorie, allusive e distruttive nei miei confronti, che sono un uomo perbene e incensurato». E per concludere interpella il leader della Lega: «Dov’è Salvini? Che intervenga a difendere la polizia penitenziaria, che difenda questi poliziotti! Io da oggi comincio a farlo, farò di tutto perché ottengano di nuovo il loro posto di lavoro». Clicca qui per visualizzare il post. (agg. di Silvana Palazzo)



NOZZE TRASH, LICENZIATI 5 MUSICISTI DELLA PENITENZIARIA

I cinque musicisti della Polizia Penitenziaria che accolsero Tony Colombo e Tina Rispoli suonando la tromba sono stati licenziati. Un nuovo capitolo nel caso delle nozze trash si è aperto oggi. L’amministrazione penitenziaria ha infatti disapprovato la partecipazione e ha disposto il licenziamento di quei cinque ispettori che facevano parte della banda musicale della Polizia Penitenziaria. Il motivo è il danno di immagine, visto che quella festa è finita al centro di molte polemiche per la presunta irregolarità di alcuni eventi che l’hanno caratterizzata. I cinque ispettori, tutti residenti in Campania, erano membri della Banda Musicale del Corpo, con sede a Portici, in provincia di Napoli. Coinvolti da un’agenzia che organizza eventi, furono immortalati in una serie di video, finiti anche sui social, mentre suonavano al matrimonio tra il cantante neomelodico e la vedova del boss di camorra Gaetano Marino lo scorso 27 marzo. Già pochi giorni dopo le nozze trash agli ispettori vennero sequestrati gli strumenti e comunicata la sospensione in via cautelativa da parte del Dap che poi avviò gli accertamenti.

AGENTI LICENZIATI PER “DANNO DI IMMAGINE”

In una nota Giuseppe Moretti, presidente dell’Uspp, e il segretario campano Ciro Auricchio, commentando la vicenda: «Siamo certamente dispiaciuti per i destinatari dei provvedimenti e per gli effetti che da essi ne conseguiranno. Nel contempo siamo certi che quanto accaduto possa fare da monito per tutti gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria». Le nozze trash di Tony Colombo e Tina Rispoli non passarono inosservate. Il corteo nuziale bloccò il traffico lungo corso Secondigliano. Caos anche in piazza Municipio, dove poi fu celebrato il rito civile. Sotto accusa finì sopratutto il concerto andato in scena il giorno prima a piazza del Plebiscito, al centro di un’inchiesta che proprio alcuni giorni fa vide Tony Colombo interrogato dai pm in quanto indagato. L’esibizione fu dichiarata come flash mob, ma secondo gli investigatori non aveva le caratteristiche tipiche di questo genere di manifestazioni.

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