IL CANDIDATO DI BIDEN ALL’NSA VUOLE RIPRENDERE IL PROGRAMMA (CONTROVERSO) DI SORVEGLIANZA

Si chiama Timothy Haugh, è un autorevole ed esperto generale della Us Air Force ed è il candidato nominato dal Presidente Joe Biden per la guida della NSA, la più grande organizzazione di raccolta di informazioni della nazione: ebbene, sentito in udienza al Congresso nella giornata del 12 luglio, il candidato ha ribadito la volontà di autorizzare nuovamente il controverso programma di sorveglianza che nel 2020 era stato considerato illegale dalla corte d’appello Usa.



In quella sentenza i giudici davano ragione, a sette anni di distanza, all’ex agente della National Security Agency, Edward Snowden, che nel 2013 aveva denunciato il programma con cui l’intelligence di fatto controllava milioni di telefonate dei cittadini americani. Ebbene, nell’udienza al Congresso Haugh ha spinto con forza per autorizzare nuovamente una versione aggiornata del programma di sorveglianza prima della sua scadenza alla guida dell’NSA a fine anno. Il tenente generale dell’aeronautica dichiarato nero su bianco al Senate Intelligence Committee che l’autorità, Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act «rimane essenziale per fornire informazioni ai più alti livelli di governo» nonostante una storia di abusi contro gli americani.



“NON INDEBOLIREMO LA CRITTOGRAFIA PER GLI AMERICANI”: LA DEPOSIZIONE DI HAUGH

Come ha rilevato davanti ai deputati Usa il generale scelto da Biden, «In ogni prodotto che va agli alti dirigenti del nostro governo, la Sezione 702 ha un impatto». Il programma di sorveglianza viene poi definito «ampiamente utilizzato» e «insostituibile». Curiosare nelle email, telefonate di cittadini Usa ma anche altre comunicazioni di stranieri all’estero dovrà essere ripristinata, secondo il generale, ovviamente apportando modifiche rispetto all’impianto definito illegale nel 2020.

Tanto dai repubblicani quanto fra i democratici è stato però chiesto alla NSA un forte rinnovamento dopo che i memorandum divulgati negli scorsi mesi hanno dimostrato che l’FBI aveva usato quello stesso programma per spiare gli americani. Come spiega “Politico”, Biden ha nominato Haugh – attualmente il secondo in comando presso il Cyber Command degli Stati Uniti – «alla guida sia del Cyber Command che della National Security Agency a fine maggio, dove sarebbe succeduto al generale Paul Nakasone, che deteneva lo stesso doppio comando». Duro l’intervento in udienza del senatore Tom Cotton, «Se confermato, penso che probabilmente avrai ancora un po ‘di lavoro da fare – probabilmente in un ambiente riservato – con i membri, non solo del Senato, ma anche con la Camera per ottenere la Sezione 702 nuovamente autorizzata»; gli fa eco il senatore John Cornyn, «Penso che abbiamo un lavoro molto pesante da fare e, francamente, comincerà con la Camera dei Rappresentanti. Dovremo apportare alcune modifiche con l’autorità dell’FBI». Il generale ha promesso rinnovamento nel programma e ha aggiunto che qualora passasse il via libera al sistema di sorveglianza NSA, «non indeboliremo la crittografia che protegge la privacy degli americani». Haugh ha infine promesso di dare la priorità agli investimenti nelle nuove tecnologie e alla forza lavoro del governo per la sicurezza informatica in mezzo a «sfide su scala senza precedenti da paesi come Cina e Russia».