Il nucleare avanza in Europa: i Paesi che si stanno muovendo per incrementare il settore con l’obiettivo di sostituire l’energia proveniente dalla Russia. In Francia, dove ci sono 19 centrali, si sta lavorando per la realizzazione di 6 nuovi reattori EPR in tempi brevi. Grazie a un disegno di legge volto a semplificare le procedure amministrative, presentato questa mattina al Consiglio dei ministri, come riportato da Le Tribune, il Governo di Emmanuel Macron spera infatti di guadagnare almeno due anni rispetto ai tempi prestabiliti dal progetto.



I vertici dell’esecutivo hanno giustificato questa fretta anche con argomentazioni geopolitiche, climatiche ed economiche. Il Paese punta in tal senso ad essere il primo in Europa ad abbandonare i combustibili fossili per accelerare la sua transizione ecologica e la sua indipendenza energetica. “Più velocemente costruiamo, più competitiva sarà l’elettricità prodotta”, ha scritto in una nota il ministero della Transizione energetica. La popolazione è dubbiosa in merito, ma è stato assicurato loro che non verranno smantellate zone residenziali nelle aree individuate, bensì utilizzati terreni al momento inutilizzati.



Nucleare in Europa, oltre alla Francia si muove anche la Polonia

Anche la Polonia, unico Paese dell’Europa centrale senza reattori, si sta adesso muovendo verso il nucleare. La scorsa settimana è stato firmato un contratto con il Westinghouse degli Stati Uniti per costruire la prima centrale nucleare. “L’energia nucleare è sicura, pulita ed ecologica e integra la transizione verde e le fonti di energia rinnovabile”, ha dichiarato il Premier Mateusz Morawiecki come riportato dal Politico. Inizialmente si era parlato di un potenziale accordo con la francese EDF, ma gli americani hanno avuto la meglio.



È una svolta storica per il Paese, che ad oggi continua a fare affidamento sul carbone per circa il 70% della sua energia. Un fenomeno in contrasto con gli obiettivi climatici dell’UE e che sta portando sempre più a costi elevati. “Costruiremo due centrali nucleari contemporaneamente, una nell’ambito del programma del Governo e l’altra nell’ambito di un programma guidato dalle imprese”, ha aggiunto il vice Premier Jacek Sasin.