Avviata dalla Camera dei deputati un’indagine conoscitiva sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione. Le commissioni riunite VIII e X hanno deliberato l’avvio di tale indagine che ha motivazioni e scopi precisi: i risultati forniranno gli elementi razionali per le scelte che verranno compiute nei prossimi mesi, spiega La Verità. Si tratta dunque di un atto politico importante che nasce dalla mozione approvata alla Camera nel maggio 2023 nella quale con il governo si impegnava a valutare l’opportunità di inserire il nucleare tra le energie, come fonte alternativa e pulita per la produzione di energia.



Due giorni fa il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha detto che a giugno l’Italia avrà una propria “road map per il nucleare”. La Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile (Pnns) è intanto già attiva: è stata creata con un decreto di metà novembre che ha avviato sette tavoli tematici in cui sono coinvolti attori economici, scientifici e istituzionali. Lo scopo è quello di delineare le linee guida per l’utilizzo dell’energia nucleare in Italia. Ci sono sette ambiti tematici: scenario, tecnologie di fissione, tecnologie di fusione, sicurezza e prevenzione, rifiuti e decomissioning, formazione, aspetti trasversali. 



Energia nucleare, un piano entro settembre

A giugno arriverà la tabella di marcia dopo le valutazioni degli esperti coinvolti. Lo scopo del governo è quello di un percorso per il rilancio dell’energia nucleare in Italia. Per quanto riguarda le linee guida, invece, ci vorrà qualche mese in più: l’obiettivo è quello di avere pronto un percorso simile ad un piano vero e proprio entro settembre. La Piattaforma Nazionale ha tenuto una prima riunione il 20 dicembre scorso, coordinata dal capo della segreteria tecnica del ministro Francesca Salvemini. Il coordinamento dei gruppi di lavoro è affidato al presidente dell’Enea, Gilberto Dialuce, e all’amministratore delegato di Rse Franco Cotana. 



Il viceministro Vannia Gava, invece, ha dichiarato: “Massima apertura del governo sul nucleare e sulla necessità di dialogare sul tema. Abbiamo il dovere di superare la vulnerabilità energetica del Paese attraverso un mix completo che inclusa anche questa fonte, che è sicura e pulita”. La politica ha spiegato che “è urgente sederci ai tavoli Ue da membri di diritto, non già da osservatori perché stare a guardare mentre gli altri Paesi vanno avanti non è intelligente”. Il nucleare, inoltre “sarà al centro anche del prossimo G7 a presidenza italiana. Il governo c’è”.