Secondo un documento pubblicato nelle scorse ore su Research Gate, il numero di morti da covid negli ultimi 4 anni sarebbe stato sovrastimato in quanto nell’elenco totale delle vittime sarebbero stati inseriti anche i decessi “con” covid e non solo quelli “di” covid. Si tratta di una querelle che va avanti da tempo anche in Italia e su cui si sta cercando di fare luce ora oltre oceano, e i ricercatori, per cercare di risalire alla verità hanno controllato i certificati di morte dal 2020 al 2022, e anche quanto la “polmonite e l’influenza” abbiano causato dei decessi dal 2010 al 2022.
Ebbene, facendo un confronto fra i vari dati con appositi calcoli matematici e dei modelli ad hoc, è emerso secondo la prestampa che i dati circa la mortalità di covid negli Stati Uniti sarebbero stati sistematicamente sovrastimati di circa tre volte per tutte le fasce di età, rispetto ad influenza e polmonite nello stesso periodo, con un picco soprattutto nella fascia di età 15-54 anni.
NUMERO DI MORTI COVID SOVRASTIMATO: “SOLAMENTE UN TERZO…”
“Solamente un terzo dei decessi correlati ad influenza e polmonite sono stati segnalati come delle cause sottostanti mentre quasi tutti i decessi legati al covid sono stati classificati come “morti dovute a COVID-19”.
I ricercatori hanno fatto sapere che il 30 per cento dei decessi riguardanti influenza e polmonite sono stati registrati come causa iniziale di morti sui certificati, mentre il 90 per cento dei casi di covid è stato registrato come appunto caso di covid nel 2020 e nel 2021, dato poi sceso al 76 per cento nel 2022. “C’è stata una sistematica sovrastima dei decessi per COVID se li analizziamo rispetto a influenza e polmonite, poiché quasi tutti i decessi per COVID sono stati segnalati come causa sottostante”, le parole a Epoch Times di Edward Dowd, fondatore di Phinance Technologies. “Fondamentalmente, quando si vuole comprendere la pandemia, solo il 30% circa dei decessi segnalati per COVID-19 erano ‘da COVID-19’ come causa di fondo”. Un dato che se confermato ovviamente ridimensionerebbe di molto la gravità della pandemia, tenendo conto che quindi meno di un terzo dei malati di covid sarebbe dovuto proprio all’infezione.
NUMERO DI MORTI COVID SOVRASTIMATO: LA CLASSIFICA DELL’OMS TROPPO “BLANDA”
Viene ricordato che ogni Paese ha un proprio criterio per classificare i morti da covid, e gli Stati Uniti seguono quella dell’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità che definisce come causa di morte “la malattia o la lesione che ha dato inizio alla catena di eventi che hanno portato direttamente alla morte, o le circostanze dell’incidente o della violenza che hanno prodotto la lesione mortale”.
Il problema è che tale descrizione regala un’ampia discrezionalità per quanto riguarda i casi di covid, e ciò avrebbe portato ad una segnalazione eccessiva di decessi per il coronavirus rispetto ad altre malattie. Secondo gli autori dell’analisi: “Ciò ha portato a critiche circa un sospetto conteggio eccessivo dei decessi correlati a COVID-19 durante la pandemia. Ad esempio, un rapporto sulla mortalità del CDC ha indicato che il Covid-19 era l’unica causa solo del 5% circa dei decessi per Covid-19 elencati”.