Un boato ha svegliato nella notte la cittadina di Orosei (Nuoro) dopo che una bomba era stata piazzata e poi esplosa davanti alla casa dell’imprenditore leader di una holding del marmo e di sua moglie: l’ordigno ha divelto l’area davanti alla casa di Gianni Bonfigli e Anna Scancella, spaventando loro e l’intera comunità per una chiara intimidazione di cui i Carabinieri sono già alla ricerca di una possibile causa e movente Non risultano feriti, il che è la notizia più importante, ma per ora non si hanno ancora elementi in grado di fornire un primo possibile sospettato dietro all’attentato: la bomba è esplosa attorno alle 22.30 di ieri sera, segnala L’Unione Sarda, con pochi danni sul luogo ma un gravissimo atto intimidatorio sui quali la procura di Nuoro ha disposto l’apertura di una indagine.



NUORO, NON È LA PRIMA INTIMIDAZIONE

A quell’ora per fortuna nessuno si trovava nell’area attorno al cancello della villetta e questo ha impedito la conta di feriti o peggio ancora di vittime: per la deflagrazione sarebbe stata utilizzata, secondo i primi accertamenti, una miccia detonante che ha fatto poi esplodere la bomba rudimentale piazzata davanti alla casa di Bonfigli e consorte. Non è la prima volta purtroppo che i due imprenditori di Nuoro subiscono un atto del genere di intimidazione: nel 2008 la sua azienda, la Simg Marmi, era stata devastata da un incendio con danni ingenti all’intera struttura. Come segnala la Nuova Sardegna, «pionieri a Orosei oltre sessanta anni fa e oggi ai vertici nazionali dell’industria estrattiva e di trasformazione del marmo» è il curriculum della famiglia Scancella Bonfigli. Sono a capo di una holding del marmo che comprende la bellezza di 4 aziende in Sardegna: Marmi Scancella, Simg, Quadrifoglio Marmi, Graniti e Tirreno Marm, il tutto con 150 dipendenti all’attivo.

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