Come vi abbiamo riportato, è cambiato ancora il modello dell’autocertificazione e vi abbiamo segnalato le modifiche apportate dalle autorità: qui sotto è possibile trovare il file Pdf da scaricare e stampare. E il modulo sarà ancora più importante nei prossimi giorni, considerando le misure che l’esecutivo è pronto a varare: è in corso in questi minuti un Consiglio dei ministri, si valuta la possibilità di punire ancora più duramente i “furbetti”. Come riportano i colleghi di Sky Tg 24, chi non rispetterà le regole anti-contagio potrebbe venir punito con una sanzione amministrativa con il «pagamento di una somma da euro 500 a euro 4.000», si legge nella bozza del dl, ancora suscettibile di modifiche. Ricordiamo che fino ad oggi l’ammenda costava 206 euro per tutti i trasgressori, dopo il Decreto potrebbe alzarsi fino a 4mila. Per ciò che concerne la «confisca del veicolo da uno e tre mesi», per il momento non sono previste novità. (Aggiornamento di MB)



Scarica il nuovo modulo (aggiornato) per autocertificazione spostamenti

NUOVA AUTOCERTIFICAZIONE, MODELLO AGGIORNATO AL 23 MARZO

Il Dpcm del 22 marzo 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma modificato le misure di contenimento dell’emergenza Coronavirus, introducendo nuove restrizioni. Di conseguenza cambia anche il modulo dell’autocertificazione: è infatti online il modello aggiornato al 23 marzo 2020. Visto che il nuovo decreto abolisce la possibilità di rientrare nel luogo di domicilio, abitazione o residenza, questa voce è sparita. «Tale rientro è consentito solo nel caso in cui lo spostamento all’esterno è connesso ai motivi» precisati, cioè comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza e salute. La Polizia di Stato ha fatto anche delle precisazioni: «Rientra negli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, il tragitto (anche pendolare) effettuato dal lavoratore dal proprio luogo di residenza, dimora e abitazione al luogo di lavoro». Invece nelle esigenze di assoluta urgenza rientrano «anche i casi in cui l’interessato si rechi presso grandi infrastrutture del sistema dei trasporti (aeroporti, porti e stazione ferroviari) per trasferire propri congiunti alla propria abitazione». (agg. di Silvana Palazzo)



AUTOCERTIFICAZIONE E ASINTOMATICI: BASTA MISURAZIONE TEMPERATURA?

La questione autocertificazione e controlli negli aeroporti (ma non solo) in piena emergenza pandemia da Coronavirus è stata affrontata oggi dalla trasmissione Storie Italiane. Per chi arriva da fuori si procede con la misurazione delle temperatura corporea e successivamente si firma il modulo di autocertificazione. A Fiumicino i controlli sono serratissimi, la polizia è molto presente ed i controlli sono stati incrementati. I viaggiatori si sottopongono a ulteriore controlli attraverso i quali si valuta se possono effettivamente procedere con il loro viaggio. Tutti i viaggiatori in ingresso e in uscita vengono sottoposti a questa misurazione che non deve essere superiore a 37,5 gradi centigradi, in caso contrario interviene un medico che procede a ulteriore controllo sulle condizioni di salute del passeggero. Ma cosa accade con le persone asintomatiche? Alessandro Cecchi Paone è intervenuto in collegamento commentando la questione. “Finché era permesso ho continuato a viaggiare e mi era presa la temperatura sia a Fiumicino che a Linate che adesso è chiuso, siamo stati i primi e i più coscienziosi”, ha commentato il giornalista. “Per questo non si capisce perchè viene consentita l’autocertificazione, forse ci stiamo muovendo in ambito pandemico e significa che tutti sono direttamente o indirettamente colpiti”, ha proseguito.



AUTOCERTIFICAZIONE, REBUS ASINTOMATICI

Secondo Alessandro Cecchi Paone, “di fronte a questi numeri” sui contagi da Coronavirus “mancano mezzi e strutture per verificare persona per persona” l’effettiva positività. L’ospite di Storie Italiane in collegamento ha anche sottolineato come l’autodichiarazione falsa “è un grandissimo reato anche penale”. Quindi l’attenzione si è spostata sulla questione dell’autocertificazione e degli asintomatici. Questi ultimi, non sapendo di essere contagiati, sulla dichiarazione affermano di stare bene. “Dobbiamo aspettare che l’ottimo progetto del governatore Zaia possa estendersi, queste persone dovrebbero essere sottoposte prima degli altri a tampone per capire se sta entrando o meno un contagiato”, ha commentato Cecchi Paone. Ad intervenire anche il virologo Fabrizio Pregliasco. E’ davvero sufficiente la misurazione della temperatura corporea? “Non è sufficiente ma è impossibile tracciare tutte le persone. Il tampone avrebbe un senso ma è molto relativo, bisognerebbe farlo in un contesto di valutazione nel tempo del soggetto”, ha spiegato. A suo dire, dunque, mascherina, igiene delle mani e distanziamento sociale giocherebbero un ruolo determinante. “in Corea sono riusciti con una tecnologia particolare tracciando i movimenti”, ha commentato. Intanto chi arriva dall’estero ha la responsabilità di automettersi in quarantena per 14 giorni. “Quindi ci basiamo sull’isolamento fiduciario”, ha commentato Eleonora Daniele.