La nuova Champions League prenderà il via nel 2024, ma fin da adesso in molti si stanno domandando come funziona. Il format, infatti, è stato rinnovato sotto diversi punti di vista. Le squadre che potranno partecipare saranno 36, con ben 4 posti in più rispetto a prima. La novità più consistente, tuttavia, è quella relativa al fatto che i club partecipanti non saranno suddivisi in diversi gironi. È previsto un girone unico, per cui ogni squadra giocherà almeno 10 partite, di cui 5 in casa e 5 in trasferta.
In sostanza si creerà un mini-torneo da 10 giornate con tanto di classifica unica. Le compagini che si piazzeranno nelle prime otto posizioni accederanno direttamente agli ottavi di finale. Gli altri otto posti, invece, saranno assegnati tramite play-off (in modalità andata a ritorno): a prendere parte a questi ultimi saranno quelle squadre che termineranno la fase iniziale tra il nono ed il ventiquattresimo posto. Le restanti, invece, saranno eliminate. Per quanto riguarda le fasi dagli ottavi alla finale (che sarà in campo neutro), invece, non ci saranno variazioni.
Nuova Champions League 2024: le squadre partecipanti e gli accoppiamenti
Le squadre partecipanti alla nuova Champions League, a partire dal 2024, saranno dunque ben 36. Esse saranno suddivise in quattro fasce in base al ranking: su di esse si baseranno anche gli accoppiamenti. La Uefa ha stabilito in tal senso a chi spetteranno i 4 posti in più. Il primo andrà al club terzo classificato nel campionato della federazione al quinto posto nel ranking per Nazioni. Il secondo sarà assegnato alla vincitrice di un campionato nazionale, allargando da quattro a cinque il numero di club che si qualificano tramite il cosiddetto ‘Percorso Campioni‘. Il terzo e il quarto, infine, spetteranno ai due club con i coefficienti più alti che non si sono qualificati direttamente per la fase campionato di Champions League, ma si sono qualificati per la fase preliminare di Champions League oppure per l’Europa League/Europa Conference League.
“Questo nuovo format (che verrà adattato anche alle altre competizioni, ndr) manterrà vivo il sogno di ogni squadra europea di partecipare alla UEFA Champions League grazie ai risultati ottenuti in campo e consentirà la sopravvivenza a lungo termine, la prosperità e la crescita a tutti, e non solo a un ristretto gruppo di club autoselezionati”, ha annunciato il presidente Aleksander Ceferin. Un modo, dunque, per mantenere lontana l’ombra della Superlega.