La nuova Imu scatterà il prossimo 16 giugno: si legge sull’inserto Economia del Corriere della Sera, insieme alla specifica che i singoli Comuni potranno comunque deliberare il differimento o un’altra misura agevolativa. Se ne è parlato nei giorni scorsi, per cui andiamo a vedere di cosa si tratta nello specifico: con la nuova Imposta municipale unica vengono di fatto accorpate la vecchia Imu e la Tasi, l’imposta verrà però disciplinata secondo quella precedente. Uguali sono le scadenze per il versamento: il 16 giugno l’acconto, il 16 dicembre il saldo. Per quanto riguarda l’acconto, dovrà essere esattamente la metà di quanto sia pagato per Imu e Tasi nel 2019; l’aliquota di base è stata invece aumentata di un punto per venire incontro al mancato gettito dell’imposta cancellata. Inoltre, per compensare le entrate minori, è stato istituito il Fondo salva Comuni dal Governo, che ha stanziato 74,90 milioni di euro per l’anno 2020.



NUOVA IMU, GLI STABILIMENTI TURISTICI ESENTATI

Per quanto riguarda le imprese del turismo, nel Decreto Rilancio era stata confermata l’esenzione dell’Imu riguardante la rata del 16 giugno; con questa manovra il Governo, oltre ad aiutare il comparto che ha sofferto tantissimo per il lockdown in seguito alla pandemia da Coronavirus, cercherà anche di aiutare indirettamente le imprese che si trovano in difficoltà economica. Come si legge nell’articolo 177 del decreto, sono tanti gli immobili esentati dal pagamento della prima rata dell’Imu: non solo quelli adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali e quelli termali ma anche quelli che rientrano nella categoria catastale D/2 e quelli di agriturismo, villaggi turistici e ostelli della gioventù ma anche rifugi di montagna, colonie marittime e montane, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi.



Come si diceva qualche giorno fa nel presentare le misure del Governo a sostegno del comparto turistico, la condizione necessaria per cui su questi stabilimenti possa venire applicata l’esenzione dall’Imu è che i proprietari degli immobili siano anche i gestori delle attività. Infine, come altra disposizione del Decreto Rilancio, possiamo citare l’esenzione dall’Imu che riguarda la prima casa: si tratta in questo caso dell’immobile nel quale il proprietario abita, con tanto di residenza anagrafica certificata. Inoltre, chi avesse comprato casa nel 2020 potrà evitare la prima rata e versare tutto il saldo direttamente nel mese di dicembre.

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