Lombardia al limite della saturazione: Antonio Pesenti. Medico Direttore di Dipartimento Direttore di Unità Operativa Complessa, lancia l’allarme. Intervenuto ai microfoni di Oggi è un altro giorno, l’esperto ha spiegato: «Mi preoccupa quello che vedo negli ospedali. I malati aumentano ogni giorno in maniera esponenziale. E sono preoccupato del fatto che nelle prossime settimane, anche se noi interrompessimo l’infezione e portassimo i contagi a zero, vedremmo i malati aumentare della stessa proporzione con cui sono aumentati i contagi nelle scorse settimane. Vedremo quattro-cinque volte di più pazienti arrivare in terapia intensiva e in ospedale». «L’aumento dei malati comporterebbe un carico pesante sul sistema sanitario, a quel punto lì diventerebbe quasi impossibile non dover limitare l’attività normale», ha aggiunto Pesenti, che ha poi precisato: «Oggi la situazione è gestibile, fino ad oggi il sistema ha risposto molto bene. La mia preoccupazione è che la situazione diventi più difficile in futuro. Bisogna lavorare sul territorio, serve che si gestiscano di più le situazioni pre-ospedaliere». Dunque è necessario intervenire da subito con misure nette: «Bisogna assolutamente diminuire le occasioni di infezione, quando le persone stanno insieme senza mascherina per un periodo di tempo prolungato. Bisogna evitare gli assembramenti non protetti. Io penso che gli assembramenti per l’aperitivo a Milano andrebbero evitati». (Aggiornamento di MB)



NUOVA ORDINANZA LOMBARDIA FINO AL 19 OTTOBRE 2020

Nella serata di ieri il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha pubblicato una nuova ordinanza (qui il testo ufficiale) che nei fatti proroga tutte le regole anti-Covid presenti nella precedente in scadenza il 15 ottobre: questa volta però il nuovo provvedimento della giunta Fontana viene fissato solo fino a lunedì 19 ottobre, per poter permettere nel weekend di pensare a misure ancora più restrittive e mirate per ridurre il più possibile l’aumento di contagi e ospedalizzazioni nelle province maggiormente colpite in questa seconda ondata (Milano, Monza, Pavia e Varese su tutte). Dopo il Dpcm del Governo entrato in vigore lo scorso 13 ottobre l’aumento vorticoso di contagi (favorito anche dal record di tamponi che ha sforato ieri quota 30mila) ha favorito un primo “stress” importante per le terapie intensive e i reparti Covid tornati ad essere attivi a pieno carico dopo i mesi difficili della fase 1: ad oggi la tenuta delle ospedalizzazioni è nettamente migliore e senza i numeri tragici di marzo-aprile ma proprio per evitare di tornare a quei livelli il Governatore assieme ai vertici della Sanità Lombardia sta cercando di mettere a punto un nuovo pacchetto di norme che eviti ogni qualsivoglia lockdown locale, potenzialmente devastante per l’economia ancora in lieve ripresa dopo il confinamento nazionale, ma che possa portare ad abbassare l’indice di contagio Rt tornato stabilmente quota 1.



NUOVA ORDINANZA LOMBARDIA: TESTO E COSA RIMANE “FUORI”

Nel testo della nuova ordinanza “ponte” fino a lunedì, la Regione Lombardia oltre a confermare le norme per locali, aziende, luoghi pubblici e privati cittadini, aggiunge una nota importante che vieta di fatto l’accesso nelle Rsa di tutta la regione: «l’accesso alle strutture delle unità di offerta residenziali della rete territoriale da parte di familiari/caregiver e conoscenti degli utenti ivi presenti è vietato, salvo autorizzazione del responsabile medico, ovvero del Referente Covid 19 della struttura stessa (esempio: situazioni di fine vita) e, comunque, previa rilevazione della temperatura corporea all’entrata e l’adozione di tutte le misure necessarie ad impedire il contagio». Nel frattempo però restano “fuori” da questa ordinanza e con ogni probabilità inseriti nel prossimo decreto regionale che mirerà nel weekend ad un ulteriore stretta sui contatti “esterni”: si discute e lo si farà anche domani nella riunione d’urgenza del Cts Lombardia sulla diversificazione degli orari a scuola. Fontana lo chiedeva già nel Dpcm, lamentando poi che il Governo non sia intervenuto sul nodo fondamentale dei trasporti pubblici: la proposta è di didattica a distanza per le classi delle superiori, ma il Miur – particolarmente infuriato con la Ministra Azzolina dopo la chiusura delle scuole imposta ieri dall’ordinanza della Regione Campania – si sarebbe messo di traverso. Si lavora dunque per allungare la fascia temporale delle lezioni così da differenziare ingressi al mattino e al pomeriggio: tra le misure proposte sul tavolo del Cts anche l’apertura delle università in presenza solo per le matricole del primo anno, l’ulteriore limitazione su movida e locali (magari nel weekend) e anche la riduzione degli spettatori su spalti di palazzetti e stadi.



GLI INCONTRI DI OGGI 16 OTTOBRE: CTS E SINDACI

«Oggi cari lombardi, soprattutto quelli più giovani, ho bisogno di tutta la vostra attenzione. L’andamento della curva epidemiologica dei contagi da Covid-19 in Lombardia sta risalendo. Al momento la nostra situazione è migliore che in altre regioni, ma i numeri sono in crescita. Devo chiedervi più attenzione e responsabilità: distanziamento sociale igiene delle mani e mascherina quando siete in giro con i vostri amici o colleghi di studio o di lavoro. Dobbiamo proteggere le persone fragili e più a rischio; siano essi i vostri genitori, amici o nonni», è l’appello lanciato ancora ieri dal Governatore Fontana prima che la Lombardia sforasse quota 2mila contagi in un sol giorno, di cui mille solo nell’area di Milano. Per questo motivo ieri il sindaco Beppe Sala ha incontrato la task force di virologi a Palazzo Marino escludendo ipotesi di lockdown cittadino e coprifuoco serale, ma chiedendo alla Regione di prendere decisioni urgenti per limitare guai peggiori nelle prossime settimane. Oggi alle ore 17 il Comitato Tecnico Scientifico della Regione si riunisce per dirimere tutto il pacchetto di misure ipotizzate per la nuova ordinanza regionale dal 19/10 in poi: sempre in giornata però Fontana ha comunicato di avere convocato i sindaci dei capoluoghi di provincia (e i capigruppo dei partiti rappresentati in Consiglio regionale) per poter fare il punto generale sulla diffusione del Covid in Lombardia. Lo stesso tema, in particolare modo la riduzione degli affollamenti sui trasporti pubblici (con le costanti richieste al Mit di ulteriori fondi per organizzare viaggi alternativi su bus e mezzi di superficie) viene trattato anche stamattina nella Conferenza delle Regioni.