«Non si dica che qui c’è qualcuno di irresponsabile che firma ordinanze alla carlona: lo spartiacque è il DPCM del 4 aprile che scioglie la chiusura totale»: così, in conferenza stampa, il presidente di Regione Veneto Luca Zaia sulla nuova ordinanze emanata ieri. Il governatore ha pubblicato su Facebook un excursus delle misure prese dall’inizio dell’emergenza coronavirus ad oggi, per poi chiarire alcuni aspetti che considerava ancora ambigui. A proposito del cibo da asporto, Zaia ha tenuto a ribadire che le regole sono strette. E c’è di più: il presidente veneto ha ammonito chi entra nei supermercati e nei market privo di mascherina. Zaia ha spiegato che i titolari degli esercizi commerciali sono tenuti ad accompagnare gli eventuali trasgressori fuori dai locali. (Aggiornamento di MB)
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NUOVA ORDINANZA REGIONE VENETO, ZAIA RIAPRE TAKE AWAY
Per quanto riguarda i particolari della nuova ordinanza della Regione Veneto che porta dunque alla ripresa di diverse attività, anche i ristoranti e i bar potranno iniziare un nuovo cammino con la ripresa del take away: il Governatore Zaia ha spiegato nel dettaglio cosa potranno fare i bar in attesa di un ulteriore allentamento delle restrizioni. “Ora possono fare asporto. I clienti vadano in loco, si prendano il panino o l’aperitivo e poi vadano a mangiare o a bere a casa. Ora i locali possono aprire le porte e ricevere i clienti”. Dunque non solo i ristoranti organizzati o affiliati con le aziende specializzate in take away e alla consegna con i rider, ma anche i semplici bar potranno consegnare cibi e bevande, che non potranno però essere consumate in loco ma portate a casa, per cercare di alimentare casse rimaste vuote per due mesi. (agg. di Fabio Belli)
NUOVA ORDINANZA REGIONE VENETO: IN VIGORE DA OGGI
La nuova ordinanza della Regione Veneto è entrata in vigore alle ore 15.00 di oggi, venerdì 24 aprile 2020, e vi abbiamo riportato le principali novità previste dal testo che trovate poco sotto. Dai cimiteri al cibo d’asporto, riprendono le attività numerose categorie e segnaliamo inoltre i lavori per strade, ponti, autostrade, viadotti, opere nel sottosuolo, dighe, opere marittime, fognature. L’ordinanza dà il via libera anche alla coltivazione del terreno per uso agricolo per autoconsumo, dunque anche in orti urbani e comunali. Resta, ovviamente, la necessità di rispettare le regole di distanziamento e le norme igieniche. Infine, consentite le prestazioni di servizio di carattere artigianale per imbarcazioni di diporto. Questo il commento del governatore: «È gran parte del nostro turismo e dell’economia, l’andare in barca». (Aggiornamento di MB)
NUOVA ORDINANZA REGIONE VENETO: “QUI GIA’ FASE 3”
Luca Zaia va di corsa e un po’ a sorpresa, nella conferenza stampa di oggi, brandendo due cartelli che spiegano come oggi nella sua regione attualmente i ricoverati in Terapia Intensiva siano 130 (mentre erano 245 prima di questi 11 giorni di parziale riapertura) ha annunciato il varo di una nuova ordinanza con diverse aperture che di fatto sanciscono come per il Veneto –mentre il resto del Paese si appresti ancora ora a lasciare la Fase 1- sia già tempo di pensare alla Fase 3. “Questa decisione non significa che è finita, ovvero tutti in piazza a far festa” ha però ammonito il Governatore, spiegando che la sua decisione deriva dal fatto che assieme a tecnici e scienziati che da settimane lo affiancano si sta già ragionando sulla prossima fase, ovvero quella della “convivenza con il virus”. Insomma, nonostante almeno a livello nazionale alcuni indicatori abbiano segnalato che la riapertura di alcune attività ha portato a un aumento dei contagi, Zaia ha detto di voler “raschiare il fondo del barile” dando il semaforo verde per le attività di take-away , cimiteri e altre, mentre è stato revocato l’obbligo per diversi esercizi commerciali di tenere aperto solamente due giorni a settimana. (agg. di R. G. Flore)
RIAPERTURE PER LAVORI PUBBLICI, TAKE AWAY E CIMITERI
La Fase 2 prende forma prima per la Regione Veneto grazie alla nuova ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia. Sono state infatti anticipate alcune deroghe alle misure di contenimento che sono in vigore nel settore del commercio. C’è il via libera alla vendita di cibo per asporto nei take away, pasticcerie e gelaterie. Finora era infatti possibile solo la consegna a domicilio. Ma bisogna mantenere il divieto di consumo all’interno dei locali. I negozianti e i clienti devono indossare mascherine e guanti, oltre che rispettare il distanziamento di un metro. Per librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini non vale più il limite dei due giorni a settimana. L’ordinanza della Regione Veneto comprende la revoca delle restrizioni per quanto riguarda l’attività edilizia, ma sul patrimonio esistente, e così la coltivazione ad uso agricolo per auto-consumo, il taglio boschivo per ragioni di necessità. L’accesso ai cimiteri è consentito con l’obbligo di distanziamento. Le misure presenti nell’ordinanza hanno effetto dalle 15 di oggi, venerdì 24 aprile 2020, fino al 3 maggio 2020.
NUOVA ORDINANZA VENETO: L’ANNUNCIO DI LUCA ZAIA
Alcuni punti della nuova ordinanza della Regione Veneto sono stati anticipati dal governatore Luca Zaia nella conferenza stampa odierna. Rispetto ai punti già evidenziati, segnaliamo che per le opere pubbliche non si va più per codice Ateco ma per categorie. Inoltre, è consentita la coltivazione di terreno privato a prescindere dal comune di appartenenza, ovviamente in ambito regionale. A proposito di vendita fiori, sementi e piante: «Visto che lo consentiamo ai vivaisti non vedo perché non possano farlo i fioristi», ha dichiarato Zaia. Riguardo l’accesso ai cimiteri con tutte le precauzioni del caso ha invece precisato: «Questa però è una moral suasion ai sindaci, la competenza in questo ambito è infatti loro». Sono poi consentite attività artigianali nelle darsene e imbarcazioni. «I parchi non li ho riaperti perché non è una mia competenza, se lo fosse probabilmente li avrei riaperti», ha precisato Zaia. I supermercati restano chiusi la domenica fino a maggio. «Va fatta anche una riflessione sull’apertura domenicale per dare un po’ di respiro alle famiglie. Se io avessi la competenza i supermercati li terrei sempre chiusi la domenica, non si muore se non si va a fare le spesa la domenica».