Alle ore 14, tramite una diretta Instagram annunciata nel corso della mattinata, sono stati resi noti i nomi dei 20 componenti della nuova Segreteria del PD. L’elenco è stato fatto direttamente della neo eletta segretaria Elly Schlein e sono frutto di un accordo preso dopo mesi di trattative con il governatore Stefano Bonaccini, battuto dalla nuova segretaria nel corso delle primarie del Partito che si sono tenute a fine febbraio.



La nuova Segreteria del PD, annuncia la Schlein durante la diretta, è composta da “una squadra di grande qualità, specie se confrontata con chi oggi è al governo”. Tra i nomi scelti spiccano quelli di Marta Bonafoni, nel ruolo di coordinatrice della segreteria, Peppe Provenzano per gli Esteri, Sandro Ruotolo per la Cultura, Antonio Misani per l’Economia, Alessandro Zan per i Diritti e Debora Sarracchiani alla Giustizia. Rilevante, per quanto secondaria, è la composizione della nuova Segreteria del PD, divisa equamente tra donne e uomini. Gli altri nomi sono: Alessandro Alfieri per le Riforme e PNRR, Davide Baruffi agli Enti Locali, Stefania Bonaldi per le PA, Annalisa Corrado alla Conversione ecologica, Alfredo D’Attorre all’Università, Marco Furfaro al Welfare, Maria Cecilia Guerra per il Lavoro, Camilla Laurenti alle Politiche agricoleMarwa Mahmoud alla Formazione politica, Pierfrancesco Majorino alle Politiche migratorie, Irene Manzi alla Scuola, Vincenza Rando per il Contrasto alle mafie, Marco Sarracino per la Coesione territoriale, Marina Serani alla Sanità e Igor Taruffi come Responsabile dell’organizzazione. Infine, la nuova Segreteria del PD sarà completata da Giovanni Gaspare Righi nel ruolo di Capo, e da Flavio Alivernaini per la Comunicazione del partito. (Agg di Lorenzo Drigo)



ACCORDO SCHLEIN-BONACCINI: OGGI DOVREBBE ESSERE FORMALIZZATA LA NUOVA SEGRETERIA PD

Dopo un braccio di ferro durato quasi due mesi, oggi dovrebbe essere formalizzata e definita la nuova Segreteria del Pd: la “fumata bianca” al Nazareno sarebbe stata raggiunta ieri tra la Segretaria vincitrice delle Primarie dem, Elly Schlein, e il Governatore Stefano Bonaccini, sconfitto al Congresso del Partito Democratico proprio dalla giovane deputata. Tramite i rispettivi “sherpa” – ovvero, il capogruppo Pd al Senato Francesco Boccia e il sottosegretario emiliano Davide Baruffi – Schlein e Bonaccini hanno siglato un’intesa di massima per la squadra chiamata a dirigere il Partito Democratico nei prossimi decisivi anni di rilancio elettorale e programmatico.



Tra i 15 e i 20 posti selezionati, di questi numeri si parla per la Segreteria dem che si avvia ad essere varata senza “vice” per scelta precisa di Elly Schlein: ricordiamo che nell’Assemblea Nazionale Pd del 12 marzo scorso, il giorno della proclamazione della nuova Segretaria, gli unici nomi ufficiali furono quelli di Stefano Bonaccini come Presidente del Partito Democratico, Chiara Gribaudo e Loredana Capone vice Presidenti e Michele Fina tesoriere. Manca però tutta la componente chiave della gestione dem, ovvero la Segreteria: tra le lotte di correnti, le perplessità dell’area più centrista-riformista e lo scontro molto acceso sui nuovi capigruppo (Boccia al Senato, Braga alla Camera) considerati entrambi molto filo-Schlein, la sfida a distanza tra la vincitrice delle Primarie e l’area “bonacciniana” è perdurata per settimane. Solo l’ingresso dei “neo-ulivisti” vicini a Franceschini nell’area Schlein ha di fatto sbloccato la trattativa in Parlamento portando ora allo sblocco finale per la Segreteria.

NUOVA SEGRETERIA PD: ECCO I POSSIBILI NOMI DELLA SQUADRA DI SCHLEIN

Tra i nomi in campo per la nuova Segreteria Pd alcuni sarebbero già blindati dall’accordo Schlein-Bonaccini, specie per i 5 membri destinati alla “minoranza” sconfitta alle Primarie: si delinea un modello “Governo ombra” come già avvenne nella prima Segreteria dem a guida Walter Veltroni. Il “toto-nomi” messo in campo ieri da “La Repubblica” vede nei 5 membri in quota minoranza una rosa ormai definita: si tratta di Debora Serracchiani andrà alla Giustizia, Alessandro Alfieri alle Riforme, Davide Baruffi agli Enti Locali, con in squadra potenzialmente anche la corrente di Base Riformista di Lorenzo Guerini, l’ala più dura contro Schlein per la forte perplessità sulla tenuta unitaria del Pd nei prossimi anni.

In quota maggioranza invece sarebbero “blindati” l’ex ministro Giuseppe Provenzano agli Esteri e l’ex viceministro Antonio Misiani all’Economia, mentre potrebbero entrare nella nuova Segreteria Gaspare Righi, l’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, la consigliera del Lazio Marta BonafoniCaterina Cerroni per i Giovani dem, Cecilia D’Elia per le donne democratiche, ma anche i deputati “ultra filo-Schlein” come Marco Sarracino e Marco Furfaro. Alla “Legalità” potrebbe trovar spazio in squadra anche l’ex cronista Sandro Ruotolo. Per completare il ‘Tetris’ delle nomine Bonaccini e Schlein stanno sentendo in queste ore gli altri leader delle mozioni sconfitte, Cuperlo e De Micheli. Si sfila dalla nomina all’Ambiente Rossella Muroni, molto contestata da parte del Pd in quanto contraria da sempre al termovalorizzatore di Roma, appoggiato invece dal sindaco dem Gualtieri: «Ho provato a dire a giornalisti e curiosi la verità, ma non serve. Io non sarò nella prossima segreteria del Pd come responsabile ambiente. Elly, alla quale sono molto legata (anche quando non vinceva) lo sa da tempo ed il tutto è pacifico», così Muroni su Facebook, «Ho fatto negli ultimi mesi le mie scelte professionali e di vita ed il mio impegno continua in altre forme, sempre con la stessa passione. Ovviamente continuo a pensare che fare un mega inceneritore a Roma sia una minchiata pazzesca ma non è questo che mi terrà lontana dalla segreteria del Pd. Il fatto che non si riesca a crederlo la dice lunga sulla situazione di degrado del dibattito (pettegolezzo) politico».