Mentre l’Europa si ritrova in piena “quarta ondata” con la diffusione massima della variante Delta, da un piccolo Comune della Bretagna in Francia scatta un nuovo allarme su una possibile nuova variante del Covid-19 considerata molto diversa da tutte le precedenti.
A rivelarlo in esclusiva è un report del quotidiano “Le Telegramme” che tratta la storia scoperta in una scuola del Finistere, precisamente a Bannalec, circa un mese fa: 24 persone – 18 bambini e 6 adulti – sono stati contagiate da questa nuova mutazione del coronavirus. I primi contagiati nella scuola Mona Ozouf sono stati rilevati il 15 ottobre scorso ma ci è voluto quasi un mese a riconoscerla proprio perché «molto diversa dalle varianti precedenti», spiega al quotidiano francese un esponente delle autorità sanitarie locali.
NUOVA VARIANTE IN BRETAGNA: COSA SAPPIAMO
La situazione è sotto controllo, garantiscono in Bretagna, anche se viene considerato un errore nelle analisi l’averci messo così tanto a rilevare la nuova variante: al momento 7 delle 12 classi della scuola sono state chiuse (2 subito, altre 2 sono state chiuse nei tre giorni successivi, le ultime 3 invece in questi giorni) ma non vi sarebbe stato alcun proliferare della nuova mutazione, almeno per il momento. Secondo “Le Telegramme” si profila in quell’area della Bretagna la chiusura totale delle attività per prevenire la diffusione del virus con una variante nuova e perciò alquanto sconosciuta in potenziali effetti e conseguenze sulla restante popolazione francese. Sempre lo stesso quotidiano spiega come le ricerche finora avrebbero individuato la causa d’origine di questa nuova mutazione: una persona residente a Nantes, venuta per una serata a Bannalec, avrebbe trasmesso il virus a una famiglia del paesino bretone. Sono poi stati i bimbi della famiglia ad averla diffusa a scuola. «Il virus è stato importato al ritorno da un viaggio all’estero», spiega a “Le Telegramme” una fonte delle autorità sanitarie, e pare che il viaggio fosse stato affrontato dall’Africa. «Numerose operazioni di screening sono state effettuate nel territorio interessato. Quasi 500 persone sono state sottoposte a screening e tutti i risultati sono negativi», spiega l’Agenzia della Salute, il che certifica per il momento l’assenza di maggiore contagiosità nella nuova variante ancora “senza nome”.