Decine di arresti in Nuova Zelanda, a seguito di alcuni scontri avvenuti fra i manifestanti no vax, e le forze dell’ordine. In totale, come riferito da RaiNews, sono state almeno una cinquantina le persone fermate, soprattutto dopo lo sgombero di un presidio allestito davanti al parlamento neozelandese da parte della polizia locale, in quel di Wellington, la capitale del Paese. L’intervento degli agenti è giunto dopo tre giorni di assedio e alcuni tentativi di sciogliere l’assembramento in maniera pacifica, ma i no vax, dopo aver cantato l’haka maori hanno opposto resistenza, prendendo a pugni i poliziotti al grido di “questa non è democrazia”, “vergognatevi”e “non obbedite agli ordini”.



La protesta No vax in Nuova Zelanda era iniziata martedì scorso, sulla scia delle manifestazioni che si sono diffuse in Canada, dove centinaia di camion hanno di fatto paralizzato Ottawa, la capitale, che è stata messa in emergenza anche a seguito dell’occupazione dell’Ambassador Bridge, il principale ponte commerciale con gli Usa.



NUOVA ZELANDA, DECINE DI ARRESTI FRA NO VAX, IL PREMIER: “NON LI INCONTRERO’”

Simile quanto avvenuto in Oceania, dove sono stati svariati i camionisti e i camperisti scesi in piazza, che inizialmente avevano manifestato il proprio dissenso in maniera pacifica senza incidenti ne arresti, ma la sensazione che la situazione potesse degenerare da un momento all’altro era di fatto nell’aria.

Nel contempo è uscita allo scoperto Jacinda Ardern, il primo ministro neozelandese, che ha fatto sapere di non essere intenzionata ad incontrare i manifestanti, bollandoli semplicemente come una minoranza rumorosa: “Il 96% dei neozelandesi è stato vaccinato e questo ci permette di vivere oggi con meno restrizioni”. In Canada, invece, le ha fatto eco il premier canadese Justin Trudeau: “E’ necessario che la mobilitazione si fermi”, uscito appena da una settimana dall’isolamento a seguito del covid: “I canadesi sanno che l’unica via d’uscita è continuare ad ascoltare la scienza – ha spiegato ancora per poi assicurare che – il governo federale risponderà” all’emergenza, ma non con i 1.800 agenti chiesti dal sindaco di Ottawa, Jim Watson.