Il commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ha firmato le “Linee guida sulla prosecuzione della campagna di vaccinazione nazionale”. Si tratta del documento che stabilisce come bisogna procedere con le vaccinazioni in questa fase della campagna vaccinale. Al termine di quella in atto, ci sarà un «graduale passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub vaccinali» ad un sistema di «vaccinazioni delocalizzate», più capillare e vicino ai cittadini per completare «l’immunizzazione delle categorie più fragili, degli over 80, dei cittadini con comorbilità e ridotta mobilità» che non sono stati ancora del tutto intercettati dall’attuale sistema e che possono essere raggiunti «a domicilio o in luoghi ad esso prossimi».



Proprio per rendere possibili le vaccinazioni a casa dei più fragili il ministero della Salute ha firmato un accordo con Regioni e Fnopi che prevede che tutti gli infermieri vaccinino chi non può raggiungere i siti vaccinali, con possibilità di deroga all’esclusiva per gli infermieri dipendenti prevista nel decreto Sostegni.



LINEE GUIDE VACCINI: L’INVITO ALLE REGIONI

In futuro, anche in vista di ulteriori richiami, si dovrà valutare la possibilità di ricondurre le vaccinazioni nell’alveo delle strutture ordinarie del sistema sanitario nazionale coinvolgendo tutti i medici, pediatri, farmacisti e altri operatori del SSN per realizzare un sistema di vaccinazione sostenibile e stabile nel tempo, così da evitare di ricorrere a misure emergenziali. Inoltre, il generale Francesco Paolo Figliuolo nel documento con le linee guida invita le Regioni a incrementare gradualmente il contributo ai medici di medicina generale, pediatri, farmacisti e altri operatori per le vaccinazioni giornaliere, mantenendo in fase di transizione operativi gli hub vaccinali. L’attuale campagna vaccinale coinvolge 2.600 punti vaccinali nazionali con cui è stato raggiunto il traguardo delle 500mila somministrazioni giornaliere.



Ma l’efficacia della campagna vaccinale è legata alla rapidità con cui viene svolta, oltre anche all’immunizzazione efficace dei target più suscettibili di sviluppare una forma grave di Covid. «Vaccinare rapidamente il maggior numero di persone è un requisito importante tenendo sempre prioritario il completamento della copertura della popolazione vulnerabile e fragile», il monito del commissario Francesco Paolo Figliuolo.