LE NUOVE REGOLE COVID: ITALIA “RIPARTE”

Il prossimo 31 marzo l’Italia dovrebbe veder finito lo stato d’emergenza per come l’ha conosciuto dal gennaio 2020 fino ad oggi: una lenta ma progressiva ripartenza è la svolta voluta dal Governo Draghi con l’ultimo Decreto Covid approvato ad inizio febbraio, segnata anche dalle nuove regole in vigore da oggi 11 febbraio in tutto il Paese.



Dopo aver infatti eliminato ogni restrizione per i cittadini vaccinati (le regole sui “colori” delle Regioni valgono infatti solo per chi sprovvisto di Super Green Pass), con l’ultima ordinanza del Ministero della Salute si è deciso di levare anche l’obbligo di mascherine all’aperto in tutto il Paese. Misura durata 16 mesi, le mascherine in spazi aperti d’ora in poi saranno obbligatorie solo in presenza di folle/assembramenti: diversa la situazione per le mascherine al chiuso in quanto al momento l’obbligo permane fino al 31 marzo 2022, così come l’obbligo di FFP2 all’interno dei mezzi di trasporti, nei cinema, negli stadi e nei teatri. Oltre a poter circolare da oggi liberamente all’aperto senza più la mascherina indossata (ma sempre occorre averla con sé per i casi di “assembramento”), dal 11 febbraio decade anche la chiusura di discoteche e sale da ballo in tutta Italia: il settore che è stato più penalizzato in questi due anni di emergenza potrà finalmente riaprire, con capienza del 50% al chiuso e 75% all’aperto per il momento come regole da rispettare. Si potrà stare senza mascherine solo in pista da ballo, in tutti gli altri accessi dei locali servirà averla sempre indossata.



GREEN PASS, STATO D’EMERGENZA, OBBLIGHI: ORA COSA SUCCEDE

La “road map” annunciata dal Premier Mario Draghi e dal Ministro della Salute Roberto Speranza sarà aggiornata settimana dopo settimana in base ai dati contemporanei della situazione pandemica: con la curva Covid sempre più in discesa e con la diminuzione dei ricoveri, si può guardare all’arrivo della Primavera con rinato ottimismo. Per il momento restano fisse le date del 31 marzo come fine dello stato d’emergenza (qui tutte le possibili regole che cambierebbero) e il 15 giugno come stop per l’obbligo di vaccinazione per tutti gli over-50. Nel medesimo giorno decadrà lo strumento del Green Pass anche se non è ancora stabilito cosa avverrà nei prossimi mesi: ieri il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha spiegato che «già dal mese di marzo si possa prevedere un allentamento del green pass, graduale, partendo dai luoghi all’aperto». Più prudente l’altro sottosegretario Pierpaolo Sileri che invece ribadisce, «sicuramente andrà fatta una revisione del sistema con la fine dello stato d’emergenza ma è prematuro pensare di toglierlo prima». Secondo quanto finora emerso nei dialoghi tra la Cabina di regia e le Regioni, il possibile “iter” per il graduale allentamento delle restrizioni potrebbe prevedere questi due prossimi passaggi: ad inizio marzo il possibile stop all’obbligo del Super Green Pass per tutte le attività all’aperto, ma anche l’obbligo per il Green Pass base in negozi, banche, servizi pubblici e servizi per la persona (barbiere e parrucchiere). Dal 31 marzo invece si prevede l’addio al Pass Covid per i locali al chiuso come cinema, teatri, musei, ristoranti e mezzi di trasporto locali. Per mezzi a lunga percorrenza (treni e aerei) e sul luogo di lavoro l’obbligo di Green Pass dovrebbe rimanere fino al 15 giugno. Due importanti novità sono state già anticipate nei giorni scorsi sempre sul fronte “minori regole: dal 10 marzo sarà nuovamente possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale, per 45 minuti al giorno. Dal 1 marzo invece Speranza e la sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali hanno annunciato il ritorno a capienze per stadi e palazzetti rispettivamente al 75% e 60% con l’obiettivo di portare tutto al 100% entro la fine della stagione sportiva. Ribadiamo che la road map è frutto di costante interlocuzione nel Governo con novità e cambiamenti che potrebbero avvenire in ogni momento.

Leggi anche

Green pass globale Oms, retromarcia Schillaci: "Italia non aderirà"/ Cos'è e a cosa serve documento