«Le veline del Palazzo riempiono i giornali di totoministri. Chiacchiere buone solo per far passare il messaggio che si risolve tutto con un rimpastone»: le parole di Matteo Renzi ieri nella sua Enews non hanno comunque spento le “voci” sui possibili nomi dei nuovi Ministri di un potenziale Governo Conte-ter, solo una delle ipotesi di “soluzione” alla grave crisi di Governo in atto da prima di Natale e giunta ora agli sgoccioli.



Mentre le “carte” Draghi-Cartabia-Severino per un possibile Governo di ‘scopo’ (il Centrodestra lo sta valutando molto attentamente, secondo un retroscena sul Corriere della Sera) vengono valutate dal Quirinale, è il possibile e non ancora tramontato maxi-rimpasto ad agitare ulteriormente le acque di una maggioranza tutt’altro che stabile nel pieno della campagna vaccinale e con un Recovery Plan ancora da presentare. Secondo le ultime fonti raccolte in redazione, qualora realmente Conte salisse al Colle per la crisi pilotata e la conseguente nuova squadra di Governo, gli unici sicuri di rimanere al proprio posto sarebbero Dario Franceschini (Pd, Cultura), Roberto Speranza (LeU, Salute), Luigi Di Maio (M5s, Esteri) con la conferma che arriverebbe anche per il Ministro del Mise Stefano Patuanelli e la collega Lucia Azzolina (Istruzione) tenuti come “baluardo” M5s nella squadra di Governo.



IL TOTOMINISTRI: CHI SE NE VA

Questo più che altro perché il totoministri che circola sul possibile Conte-ter vede una mezza debacle per la forza del Movimento 5 Stelle in CdM: in bilico Nunzia Catalfo (Lavoro) e Paola Pisano (Innovazione) ma anche Vincenzo Spadafora sullo Sport potrebbe essere sostituito. Verso l’uscita di scena anche i dem Paola De Micheli ai Trasporti e Lorenzo Guerini alla Difesa, per motivi però completamente diversi: per l’ex renziano sarebbe pronto l’incarico assai più prestigioso degli Interni (al posto del “tecnico” Luciana Lamorgese), mentre alla Difesa entrerebbe il primo dei “nuovi” renziani in Consiglio, ovvero Ettore Rosato. La De Micheli invece sverrebbe sostituita o da Graziano Delrio (già Ministro delle Infrastrutture nel Governo Renzi) oppure da Maria Elena Boschi, con Italia Viva che però potrebbe a quel punto “mollare” una delle due caselle al momento occupate da Teresa Bellanova (Agricoltura) e Elena Bonetti (Famiglia), con la seconda più indiziata a lasciare.



A “commissariare” Conte nel nuovo progetto di Governo che si sta discutendo in questi giorni – anche sempre rifiutato finora da Renzi – entrerebbero due “vicepremier” come Andrea Orlando e Luigi Di Maio, in alternativa per il vicesegretario Pd potrebbe liberarsi la “casella” da Guardasigilli al posto di Alfonso Bonafede. Totonomi o fantapolitica, la realtà è che dietro allo “scacchiere” in movimento dei Ministri vi è ancora l’assoluta indecifrabilità della crisi di Governo più strana della storia: tradotto, il Conte-ter è tutt’altro che certo e la stessa permanenza dell’attuale Premier a Palazzo Chigi è assolutamente in discussione.