Ora ci si mette anche la sudorazione notturna, e non c’entra il caldo. Si continua a studiare la variante Omicron 5, la grande protagonista di questa ondata estiva di Covid-19. Uno studio ha individuato un sintomo particolare a cui prestare attenzione, perché può essere indice dell’infezione in corso con questa nuova variante. Il nuovo, possibile sintomo si manifesta di notte: se ci si sveglia in un “anomalo bagno di sudore”, il consiglio dell’immunologo Luke O’Neill, docente di biochimica al Trinity College di Dublino in Irlanda, è correre a effettuare un tampone perché si potrebbe aver contratto Omicron 5.
“Un sintomo extra di Omicron 5 è la sudorazione notturna. Non è strano?“, ha affermato l’immunologo alla radio irlandese ‘NewsTalk’, in un intervento tenutosi nei giorni scorsi. “La malattia è leggermente diversa perché il virus è cambiato. C’è una certa immunità – ovviamente con i linfociti T e così via – e quel mix tra sistema immunitario più attrezzato e virus diverso potrebbe dare origine a una malattia leggermente differente, stranamente i sudori notturni sono una caratteristica”. L’esperto ha concluso il suo intervento ribadendo che “se sei vaccinato e hai fatto il booster, il Covid non progredisce in malattia grave: è questo il messaggio da continuare a ricordare alle persone”.
Variante Omicron 5 del Coronavirus, i sintomi individuati finora oltre la sudorazione notturna
I “classici” sintomi del Coronavirus a cui siamo abituati sembrano ormai non rappresentare più l’emergere delle nuove varianti. Fino alla Delta, infatti, era ritenuto un sintomo affidabile la perdita del gusto e dell’olfatto. Le precedenti varianti Omicron invece si presentavano soprattutto tramite forti raffreddori, congestioni nasali e anche mal di gola. Anche la febbre, che spesso dura pochi giorni, e i dolori alle articolazioni sono sempre stati sintomi da tenere sotto controllo per capire se si è stati contagiati o meno. Ora, a questo elenco di sintomi si aggiunge una anomala sudorazione notturna, forse il nuovo biglietto da visita di Omicron 5.
Secondo l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento, sentito da Repubblica, al momento ci troviamo in una nuova fase della pandemia in cui i dati sui positivi potrebbero addirittura essere sottostimati. È infatti esploso il boom dei tamponi fai da te, che non sempre si tradurrebbero nei controlli da effettuare nelle farmacie. Il tampone fai da te può anche fornire dei falsi negativi, magari perché il tampone non è di ultima generazione o per mancanza di precisione nella persona che lo effettua. Il quadro della pandemia sembra ancora una volta in continuo mutamento.