WALTER MAZZARRI NUOVO ALLENATORE DEL NAPOLI

Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli: adesso c’è anche l’ufficialità, come già riportato in precedenza era solo questione di ore prima che in casa partenopea si arrivasse a questo nuovo scenario. Come sempre l’annuncio è arrivato da Aurelio De Laurentiis in persona: “Bentornato Walter”, questo il messaggio affidato ai social network per celebrare il ritorno di un allenatore che, lo abbiamo ricordato, ha contribuito in prima persona a riportare il Napoli sulla mappa del grande calcio, conducendolo per mano in Champions League, al secondo posto in campionato e alla finale di Coppa Italia, spianando la strada ai grandi acquisti di Rafa Benitez e l’avvento della vera maturità internazionale, prima che Maurizio Sarri aprisse un ciclo triennale di grande calcio e riconoscenza europea, tuttavia senza trofei ma preparando il terreno allo scudetto poi vinto da Luciano Spalletti.



Conseguentemente, e ovviamente, il Napoli ha anche annunciato l’esonero di Rudi Garcia: l’avventura del francese termina dopo 16 partite ufficiali. Se in Champions League le cose vanno bene, con 10 punti in quattro gare e ormai una qualificazione quasi archiviata, in Serie A il passo è stato carente: 21 punti in 12 giornate, tre sconfitte interne sul groppone (Lazio, Fiorentina e Empoli) e la sensazione che Rudi Garcia non avesse più in mano lo spogliatoio. Forse De Laurentiis dovrà dare qualche spiegazione circa il casting sui 40 allenatori di cui ha parlato in estate, certamente oggi il Napoli riparte da Walter Mazzarri e sarà molto curioso scoprire come la squadra giocherà e in che modo chiuderà una stagione iniziata davvero con il freno a mano tirato. (agg. di Claudio Franceschini)



NUOVO ALLENATORE NAPOLI: MAZZARRI SORPASSA TUDOR

Lo ha già detto Fabrizio Romano: il nuovo allenatore del Napoli sarà Walter Mazzarri. Nemmeno un mese fa il tecnico livornese aveva parlato di un possibile ritorno sulla panchina partenopea, definendo come “balle” le voci che si susseguivano. Tuttavia, nella stessa intervista aveva anche detto di aver studiato a memoria il Napoli di Luciano Spalletti e di essere pronto a tornare qualora fosse stato contattato: bene, sembra che ora ci siamo perché già nel primo pomeriggio dovrebbe avvenire l’incontro con Aurelio De Laurentiis per formalizzare l’accordo, il che significa che nelle prossime ore è atteso l’annuncio dell’esonero di Rudi Garcia.



Mazzarri ha sorpassato Igor Tudor: ieri l’incontro con il croato già allenatore di Verona e Olympique Marsiglia (e vice di Andrea Pirlo alla Juventus), ma ora De Laurentiis si sarebbe convinto nel richiamare quel tecnico che aveva salutato dieci anni fa – come sempre utilizzando Twitter, che oggi si chiama X – al termine di tre anni e mezzo di grande intensità. Mazzarri dunque si prepara a tornare in Serie A: Cagliari (esonerato) e Torino le sue precedenti esperienze, ma naturalmente bisogna anche ricordare il ciclo all’Inter, la Sampdoria e soprattutto la Reggina, con quella miracolosa salvezza ottenuta nonostante una forte penalizzazione.

IL PASSATO DI MAZZARRI A NAPOLI

Walter Mazzarri sarà dunque il nuovo allenatore del Napoli: il tecnico partenopeo si era seduto per la prima volta sulla panchina della società nel 2009, sostituendo Roberto Donadoni dopo sette giornate. Con lui il Napoli ha vissuto un grande ciclo: per la prima volta dal ritorno in Serie A gli azzurri sono stati grandi, perché Mazzarri li ha condotti al secondo posto in Serie A (nel 2012) ma prima ancora al ritorno in Champions League, nella quale poi il Napoli ha sfiorato la qualificazione ai quarti mettendo paura al Chelsea, che in quell’edizione avrebbe vinto il titolo nella finale contro il Bayern Monaco. Mazzarri ha poi portato il Napoli a giocare la finale di Coppa Italia – persa contro la Juventus – e in generale a trascinare il Napoli a livelli mai toccati da parecchi anni.

Con lui c’erano Edinson Cavani, straripante nel triennio partenopeo, Ezequiel Lavezzi e Marek Hamsik, ma anche gregari di grande abnegazione come Salvatore Aronica, un esterno trasformato in difensore centrale che è diventato il simbolo di un Napoli operaio che non mollava un centimetro, e che non a caso dovrebbe entrare nel prossimo staff. Staremo a vedere; per quanto riguarda il modulo, Mazzarri ha sempre giocato con la difesa a tre ma un mese fa ha anche detto di non aver potuto fare il 4-3-3 nel Napoli per mancanza di elementi adatti. Ora la storia sarebbe ben diversa…