“Quello ai danni di Donald Trump è stato un tentativo di assassinio”. Sgombra subito il campo dai dubbi, con una conferenza stampa tempestiva e molto breve, l’FBI che smentisce le prime ricostruzioni. Quello di oggi è stato un nuovo attentato, un tentativo di assassinare il candidato Presidente degli Stati Uniti, ma questa volta il Secret Service non si è fatto trovare impreparato. Pochi dettagli al momento sull’identità dell’attentatore e sulla dinamica del fallito attentato, ma che di questo si trattasse è arrivata conferma dalle autorità, che evidenziano il rischio concreto e reale di essere ucciso corso da Trump durante una partita di golf, privata, che stava giocando il Tycoon.



E’ accaduto tutto in pochi attimi, appunto al Trump International Golf Club, campo di golf dove Donald Trump, noto appassionato di questo sport, stava giocando. Una prima segnalazione alla polizia ha parlato di un conflitto a fuoco all’esterno della struttura, ma come poi ricostruito con chiarezza dai Federali, si trattava probabilmente della sparatoria nata alla scoperta da parte del servizio di sicurezza assegnato a Trump dell’attentatore che, a quanto si apprende, ma sul dato non c’è ancora certezza, sarebbe riuscito ad aprire il fuoco.



ATTENTATO A DONALD TRUMP: COSA E’ SUCCESSO, LA TELECAMERA E IL KALASHNIKOV

Diversi colpi d’arma da fuoco, quindi, sarebbero stati esplosi da un uomo nascosto nei cespugli a bordo della “buca” che vedeva impegnato Donald Trump, a una distanza di circa 500 metri dall’ex Presidente. Ai primi colpi sarebbe subito stato neutralizzato dal Secret Service (la sicurezza che gli Stati Uniti assegnano ai presidenti ed ex), che ha prontamente fatto fuoco. Rapidissimi, come avvenne anche in occasione del tentativo di omicidio che portò in diretta mondiale alla miracolosa ferita all’orecchio per un movimento provvidenziale della testa all’ultimo istante, arrivano i messaggi di rassicurazione dello staff di Donald Trump e dello stesso candidato presidente. Trump è al sicuro e sta bene, notizia di cui hanno fatto sapere di rallegrarsi anche Joe Biden e la candidata Dem contro Trump, Kamala Harris. Trump, dal canto suo, ha dichiarato di star bene, e che questo attentato non lo rallenterà nella corsa alla presidenza: “non mi arrenderò mai”, ha detto con la stessa grinta dimostrata in occasione dello scampato attentato orchestrato ai suoi danni in Pennsylvania.



Dopo la pronta reazione del Secret Service, è stato reso noto che una persona sospetta è stata fermata alla guida di un’auto poco lontano, non è chiaro se fosse l’attentatore in fuga o un secondo uomo legato a questo nuovo fallito attentato, e che tra i cespugli sono stati trovati una GoPro, le telecamere che gli appassionati di sport usano agganciare alla giacca o al casco per filmare le proprie prodezze, e un fucile Kalashnikov AK-47. Presto per formulare altre ipotesi dato che nessun dettaglio sulla dinamica dell’attentato è stata diffusa nè in via ufficiale, nè in via ufficiosa, ma anche questa volta potrebbe essere stato un imprevisto a salvare Trump, fermo e intento al colpo golfistico proprio a una distanza non lontana dall’attentatore, che potrebbe aver deciso di tentare di colpirlo con un colpo alla distanza invece di assaltarlo con il mitra e la GoPro. Ma questa, ripetiamo, è al momento solo un’illazione.