NUOVO CODICE DELLA STRADA, DA QUANDO IN VIGORE?
Il nuovo Codice della Strada entra in vigore il 14 dicembre 2024 con importanti novità, ma alcuni aspetti specifici possono essere comunque definiti con ulteriori decreti ministeriali. La linea è quella della tolleranza zero per coloro che vengono sorpresi alla guida in stato di ebrezza o positivi a sostanze stupefacenti, infatti sono previste sospensioni più lunghe della patente e l’obbligo di installare il cosiddetto alcolock, uno strumento che rileva il tasso alcolemico con blocco del motore per chi è sottoposto a limitazioni.
Linea dura anche per chi usa il cellulare mentre guida, visto che sono previste sanzioni più onerose e brevi sospensioni della patente. Ma il nuovo Codice della Strada prevede ulteriori limitazioni per chi ha la patente da meno di tre anni. Oltre a prevedere nuove regole per chi viola i limiti di velocità all’autovelox, sono state introdotte regole per i monopattini elettrici e più tutele per i ciclisti, con un inasprimento delle pene per chi abbandona gli animali.
NUOVO CODICE DELLA STRADA: LA DATA
Il testo sul nuovo Codice della Strada, in vigore da sabato 14 dicembre 2024, è stato approvato dal Senato in via definitiva il 20 novembre scorso e nove giorni dopo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Considerando che dalla pubblicazione all’efficacia della noma trascorrono 15 giorni, ne consegue quindi che le nuove regole entrano in vigore il 14 dicembre, quindi sabato prossimo avrà un significato speciale.
NUOVO CODICE DELLA STRADA: BONUS STUDENTI
Visto che delle principali novità abbiamo già parlato in un approfondimento a hoc, vi segnaliamo una importante novità, perché è stato introdotto un nuovo articolo, il numero 5 della legge 177 di quest’anno, che consente agli studenti delle scuole superiori di ottenere di default due punti sulla patente, una volta ottenuta, a patto però di partecipare a corsi extracurricolari dedicati all’educazione stradale.
Questo vale per tutti i tipi di patente, ma le modalità di attuazione verranno definite entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma che coinvolge anche il Ministero dell’Istruzione, quindi non si dovrebbe andare oltre febbraio del nuovo anno.