Come previsto nella giornata di ieri si è tenuto il consiglio dei ministri per il nuovo codice dalla strada voluto fortemente dal ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini. Diversi le novità proposte, tutte con l’obiettivo di ridurre i morti sulle strade, che soprattutto nel weekend restano ancora oggi in numero troppo elevato. Stretta nei confronti delle droghe, visto che l’idea è quella di punire in maniera decisa chi si mette al volante in uno stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto droghe: la positività farà scattare subito il ritiro della patente e in caso di recidiva il divieto di conseguire la patente per ben tre anni.
Come già anticipato largamente negli scorsi giorni, i neopatentati non potranno guidare veicoli di grossa cilindrata per i primi tre anni dal conseguimento della patente, triplicando quindi il limite attuale che è di un anno. Si tratta di una modifica che sembra quasi rispondere all’incidente avvenuto a Casal Palocco, quello dello youtuber 20enne alla guida di una Lamborghini Urus scontratosi con una Smart Four For, e che ha causato la morte di un bimbo di cinque anni. Nel nuovo codice della strada spazio anche alla stretta sui monopattini: introdotto l’obbligo di casco, targa e assicurazioni, mentre quelli in sharing non potranno funzionare fuori dalle aree consentite. Sanzioni pesanti anche per la sosta selvaggia, così come per chi guida contromano e su strade extraurbane, cosa quest’ultima assolutamente pericolosa.
NUOVO CODICE DELLA STRADA: SI POTRA’ SUPERARE I CICLISTI A DEBITA DISTANZA
Il nuovo codice della strada prevede poi delle maggiori tutele nei confronti dei ciclisti, spesso e volentieri vittime delle strada a seguito di investimenti; a riguardo viene disciplinato il sorpasso in sicurezza, con una distanza di almeno 1,5 metri da tenere nei confronti del ciclista durante la manovra, sia sulle strade urbane che extra.
Spazio poi alle safety car che potranno intervenire in caso di incidente per rallentare il traffico, evitando così ulteriori incidenti. Maggiore chiarezza sugli autovelox a contrasto dei dispositivi “macina soldi”, e infine, il divieto di assumere alcolici per i conducenti già condannati per reati specifici e l’obbligo per gli stessi di installare l’alcolock, dispositivo che blocca l’avvio del motore qualora il tasso alcolemico superasse lo zero: questo strumento è già adottato in numerosi Paesi Ue.