Niente zone gialle: per il nuovo decreto Covid il premier Mario Draghi intende confermare, e quindi prorogare, le misure attualmente in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. Questo l’orientamento emerso al termine della Cabina di regia Covid sul nuovo decreto, che il presidente del Consiglio sta per presentare in conferenza stampa. Dunque, le misure dovrebbero restare in vigore fino al termine di aprile. Non mancano però le novità, che riguardano soprattutto il mondo della scuola.



Previsto il ritorno in classe, quindi la didattica in presenza, fino alla prima media anche in zona rossa. Per il resto, invece, dovrebbero essere confermate tutte le restrizioni. Questo vuol dire che asili nidi, scuole elementari e prime medie saranno aperte anche in zona rossa dopo Pasqua. Questa la decisione, secondo quanto trapelato da fonti ministeriali, che la Cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi ha preso in vista del nuovo decreto Covid. (agg. di Silvana Palazzo)



NUOVO DECRETO COVID IN CABINA DI REGIA, REGOLE DOPO PASQUA: IPOTESI GIALLO RAFFORZATO

L’obiettivo è correre e anticipare: per Mario Draghi, come ribadito anche all’ultimo Consiglio Europeo, non c’è tempo da perdere e così si accelerano i passi per il prossimo nuovo Decreto Covid da approvare per il 7 aprile 2021 (giorno di scadenza del precedente provvedimento anti-pandemia). Così come il duo Curcio-Figliuolo procede spedito nell’aggiornare e coordinare il piano vaccini su scala nazionale, il Presidente del Consiglio da canto suo ha voluto anticipare la cabina di regia di Palazzo Chigi – prevista inizialmente alle 16 – per le ore 12 di oggi. A seguire, alle 14, è stata convocata una conferenza stampa dove il Premier indicherà i principali orientamenti del Governo sulle prossime regole anti-Covid, sul piano vaccinale e sulle conclusioni del Consiglio Europeo terminato nella notte. Il tutto con in mano i nuovi dati del monitoraggio Iss che produrranno nelle prossime ore le nuove ordinanze del Ministero della Salute per la settimana che porterà alla Pasqua (dove, va ricordato, permane la divisione in sole zone rosse-arancioni e lockdown totale per il 3-4-5 aprile). Lo scontro interno al Governo resta il medesimo dell’ultimo Decreto, con la linea “rigorista” (Speranza, Franceschini, Patuanelli) che vorrebbe prorogare le misure attuali anche dopo la Pasqua, evitando il ripristino dei colori giallo e bianco e vietando ancora gli spostamenti tra Regioni. Di contro, l’ala più aperturista di Centrodestra e Italia Viva spinge per qualche allentamento in modo da ristorare – per davvero – imprese, aziende, ristoratori e gli stessi italiani chiusi tra lockdown e coprifuoco ormai da mesi.



NUOVO DECRETO COVID: COSA CAMBIA DOPO PASQUA

La sintesi toccherà al Premier Draghi che già nella cabina di regia oggi a Palazzo Chigi proverà a delineare uno schema graduale per le prossime misure anti-Covid: la road map prevede poi per lunedì il confronto Governo-Regioni su vaccini e Decreto, con Consiglio dei Ministri e approvazione del nuovo provvedimento previsto tra martedì e mercoledì. Correre e anticipare, l’obiettivo del Presidente del Consiglio rimane questo e perciò già nella conferenza stampa odierna proverrà a dare tutte le anticipazioni possibili sullo schema che intenderà adottare: la speranza è che nei 12 giorni che mancano al 6 aprile la curva dei contagi inizi a raffreddarsi nel trend già intravisto in questi ultimi giorni, al netto di tante ancora vittime e ricoveri che di certo non aiutano a prendere decisioni “semplici”.

Oggi alle 12 si riunisce anche il Cts per fornire un parere richiesto dal Governo sulla base degli ultimi dati disponibili sul territorio nazionale: l’ipotesi principale è che il nuovo Decreto tenga fisso alcuni parametri già attuali (coprifuoco, no spostamento tra Regioni) ma che torni ad utilizzare le zone gialle e bianche con relative regole stabilite già precedentemente. Secondo il Corriere della Sera, citando fonti di Governo, l’ipotesi che aumenta è quella di inserire un pacchetto di misure da “zona gialla rafforzata” dopo Pasqua, con apertura locali bar-ristoranti a pranzo e chiusura però alle ore 16. L’ala più chiusurista però vorrebbe mantenere i divieti della fascia arancione nel fine settimana, così come avveniva già a Natale, e lockdown per quello del primo maggio (sabato 1 e domenica 2). La riapertura invece consentita sarebbe quella per parrucchieri, estetisti e barbieri anche in zona rossa come avveniva prima di questo ultimo Decreto legge Covid. Da risolvere infine il “nodo” della scuola, da riaprire dopo Pasqua anche in zona rossa fino alla prima media secondo il volere del Ministro Bianchi e dello stesso Draghi: l’ipotesi principale riguarda l’utilizzo dei tamponi rapidi il primo giorno di rientro in classe, da ripetere poi ogni settimana e nel caso di contagi passare al tampone molecolare per tutta la classe con conseguenti ed eventuali quarantene.