Non arriverà prima della prossima settimana il nuovo Decreto Covid che rinnoverà le misure anti-contagio: a differenza di quanto emerso in un primo momento, nel vertice del pomeriggio tra Draghi, Brusaferro, Locatelli e Speranza non si sarebbe discusso direttamente del Decreto da approntare prima di Pasqua (con possibile mini-proroga fino all’11 aprile delle restrizioni). Spiega l’Ansa, «L’incontro sarebbe servito a fare un punto sul quadro epidemiologico e si sarebbero esaminate le curve del contagio ma non si sarebbe discusso né della campagna di vaccinazione né delle nuove misure anti contagio».



La vera discussione politica arriverà la prossima settimana, dopo almeno i nuovi dati sul monitoraggio nazionale e considerando le decisioni che saranno prese nelle prossime ore da Germania, Francia e Spagna: diversi Ministri più “chiusuristi” invitano a guardare l’esempio della Merkel (lockdown nella settimana di Pasqua, ndr) per non dare ancora via libera alle graduali riaperture.



MINI-PROROGA MISURE DOPO PASQUA

È concluso il vertice anti-Covid a Palazzo Chigi tra il Premier Draghi, i due membri del Cts Brusaferro-Locatelli e il Ministro della Salute Roberto Speranza: secondo quanto apprende l’Adnkronos, il Governo sta pensando ad una mini-proroga di una settimana di restrizioni in Italia dopo Pasqua, confermando lo schema dell’ultimo Decreto Covid. I due scienziati del Comitato Tecnico avrebbero consigliato al Premier di estendere le misure anti-Covid anche fino alla domenica 11 aprile per provare contemporaneamente ad accelerare sul piano vaccinale in maniera ingente: eccezione sarebbero però le scuole che potrebbero riaprire anche nelle zone rosse (si confermerebbe di fatto lo schema dei colori, come già anticipato dal Ministro Speranza) fino almeno alla prima media.



Come ha poi spiegato il titolare dell’Economia Daniele Franco, intervenendo ad un dibattito organizzato da Bloomberg in vista del G20, «Pensiamo che la situazione migliorerà gradualmente e si muoverà verso la normalità: diciamo verso maggio-giugno data la disponibilità di vaccini anti-Covid e la stagione calda che darà una grossa mano […] In Italia non siamo ancora alla normalità, abbiamo ancora un flusso rilevante di nuovi contagiati, il processo di vaccinazione è ben avviato e stiamo puntando a raggiungere 500 mila dosi al giorno tra circa un mese».

RIUNIONE DRAGHI-CTS-SPERANZA A P.CHIGI

Riunione in corso a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi, il ministro della Salute Roberto Speranza e alcuni membri del Comitato tecnico scientifico (Cts) in vista delle nuovo decreto anti Covid. Stando a quanto riportato dall’AdnKronos, sono stati visti entrare nella sede del governo il ministro della Salute e Silvio Brusaferro, il portavoce del Cts e presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Poco prima, invece, aveva fatto il suo ingresso il professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità. In programma, dunque, una riunione in sala verde che, con molta probabilità, dovrebbe riguardare le prossime misure da assumere, visto che il decreto attualmente in vigore scadrà il prossimo 6 aprile.

Da valutare anche il tema scuola, visto che in questi giorni si è parlato della possibile riapertura anche in zona rossa, mentre fa discutere uno studio da cui emerge che la didattica in presenza non ha avuto alcun impatto sull’andamento dell’epidemia Covid.

NUOVO DECRETO COVID: RIAPERTURA SCUOLE?

C’è comunque l’ipotesi di modificare questo punto dopo Pasqua. I primi segnali di apertura, almeno per quanto riguarda le riaperture delle scuole materne, elementari e prime medie, è arrivata proprio dal governo, con le parole della ministra Elena Bonetti. Ma qualche segnale lo ha dato lo stesso premier Mario Draghi nel corso della sua prima conferenza stampa, quella indetta per presentare il Decreto Sostegni: «Per quel che mi riguarda, la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà. Sarà la prima attività a essere riaperta, riprendendo perlomeno la frequenza scolastica fino alla prima media».

La data riapertura sembra incerta, ma dal governo c’è la disponibilità a riaprire le scuole dopo le festività pasquali. Attualmente le regole in vigore prevedono che in zona rossa le attività dei servizi educativi dell’infanzia e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado sono sospese, quindi si svolgono solo in modalità a distanza.