Dovrebbe essere mostrato ai Ministri questa sera in Cdm il nuovo Dpcm da approvare per il 16 gennaio prossimo: assieme allo scostamento di bilancio per finanziare il prossimo Decreto Ristori (il quinto), approda dunque l’atto del Premier Conte garantito dalla “cornice” del Decreto Covid approvato ieri sera. Oltre alla conferma di tutte le misure che trovate nei focus qui sotto, le anticipazioni sulla bozza del Dpcm vedono significative novità: impianti da sci chiusi fino al 15 febbraio, niente aperture per piscine-cinema-palestre fino al termine del Decreto-Dpcm (entrambi in scadenza il 5 marzo), confermato divieto di asporto solo dai bar dopo le ore 18 (in zona gialla).
Nella giornata di domani verranno pubblicati i nuovi dati del monitoraggio Iss che forniranno alla cabina di regia Cts-Ministero Salute la base per le ordinanze sui nuovi “colori” delle Regioni. Durante il confronto oggi con i Governatori in video collegamento, il Ministro Speranza ha spiegato «i segnali che arrivano dagli altri paesi europei non sono buoni. Con il monitoraggio di domani ci aspettiamo da noi un RT più alto, potrebbe sfiorare 1,10, la settimana scorsa era 1,03. Nel caso le cose dovessero peggiorare rivedremo i colori delle zone».
DIVIETO ASPORTO DAI BAR (DOPO LE 18)
Nel vertice con le Regioni di questa mattina, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha sottolineato l’importanza di anticipare il più possibile le dure restrizioni visto l’insorgere dei dati europei in netto peggioramento: «La situazione non può essere sottovalutata. Lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova forte ondata». Di contro, le Regioni sottolineano la forte preoccupazione per una gestione “azzoppata” della crisi sanitaria vista la rottura nel Governo: «Non credo che gli italiani possano restare con le loro attività chiuse, chiusi in casa e vedere un Governo che traccheggia nella speranza di trovare 7-8 voti al Senato», attacca a Tg2 Italia il Governatore della Liguria Giovanni Toti, che poi anticipa «in videoconferenza con i governatori il ministro Speranza ha annunciato il combinato disposto del decreto legge e del nuovo Dpcm, che sta per mettere in arancione praticamente tutta l’Italia a partire da domenica con i nuovi parametri».
Il tema dei ristori (stasera nuovo scostamento di bilancio in Cdm, confermato dal Ministro Boccia alla riunione sul Dpcm), la riapertura delle scuole e le novità in zona gialla: «condividiamo i principi della nuova fase di campagna vaccinale che nelle prossime settimane riguarderà gli over 80. Resta però molto forte la preoccupazione da parte delle Regioni per il provvedimento di divieto di asporto per i bar dopo le 18», sottolinea il Presidente del Conferenza Regioni Stefano Bonaccini. Al termine della seduta sul Dpcm (che integrerà le misure “cornice” del Decreto approvato stanotte), le fonti di Governo all’Ansa riportano «Il divieto di vendita da asporto per i bar potrebbe essere limitato dopo le 18 solo alle bevande e agli alcolici».
DECRETO E NUOVO DPCM: LE NOVITÀ
Ieri sera il Consiglio dei Ministri – nel pieno della crisi di Governo dopo le dimissioni di Italia Viva – ha approvato il nuovo Decreto legge anti-Covid che “anticipa” il nuovo Dpcm in via di definizione nella giornata di domani. Stamane si riuniscono le Regioni con i Ministri Boccia e Speranza per fare il punto sulla “colorazione” delle fasce di rischio annunciate domani dalla cabina di regia anti-Covid e sulla situazione ancora irrisolta del mondo scuola: nel frattempo però, il Decreto Covid di gennaio fornisce la “cornice” di regole sulle quali si snoderà l’impianto del prossimo Dpcm (che entrerà in vigore da sabato 16 gennaio).
Si confermano tutte le regole anti-Covid presenti già negli ultimi decreti, con alcune specifiche modificate sul nodo visite e spostamenti: divieto di spostarsi fuori dalla propria Regione – se non per comprovate esigenze motivate dall’autocertificazione (lavoro, necessità, salute) – fino al 15 febbraio 2021, proroga dello stato di emergenza fino al 30 aprile e nuove norme/divieti validi dal 16 gennaio fino al 5 marzo. Nella giornata di domani avverrà la firma del Dpcm che darà ulteriori restrizioni.
LE REGOLE COVID FINO AL 5 MARZO
Entrando nelle pieghe del Decreto che integrerà domani il nuovo Dpcm, si rivedono le medesime norme già inserite nel Dl Natale e nel Dpcm di inizio dicembre:
– resta la colorazione delle fasce di rischio, con l’inserimento oltre a Rossa, Arancione e Gialla anche di una quarta zona – Bianca – dove non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli
– una sola volta al giorno è consentito spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. «La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti», spiega il Governo nel comunicato di fine Consiglio dei Ministri
– sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia
– piano vaccini, istituita una piattaforma informativa nazionale «idonea ad agevolare, sulla base dei fabbisogni rilevati, le attività di distribuzione sul territorio nazionale delle dosi vaccinali, dei dispositivi e degli altri materiali di supporto alla somministrazione, e il relativo tracciamento»
DOMANI NUOVI DATI ISS E FASCE DI COLORI
L’Italia si appresta a conoscere i nuovi dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, che saranno svelati nel corso della giornata di venerdì 15 gennaio 2021, ma, come lasciano intuire le dichiarazioni rilasciate dal ministro Speranza, l’andamento epidemiologico ha subìto un peggioramento negli ultimi sette giorni, tanto che ha già preannunciato che 12 regioni entreranno in zona arancione, mentre le rimanenti saranno in zona gialla. Nessuna zona rossa, dunque, ma la tonalità cromatica si fa più decisa in molte aree del Paese che, dopo le festività natalizie, possedevano un indice Rt di contagio inferiore a 1. La zona bianca, invece, potrebbe debuttare soltanto da lunedì 25 gennaio (ovviamente, in questo momento, è solo un’ipotesi: molto dipenderà dalla curva dei contagi, ndr) in Toscana, che è la regione con l’indice Rt migliore dell’intero Stivale. Ricordiamo che per essere area bianca una regione dovrà avere un’incidenza inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti e un indice Rt minore di 1. (a cura di Alessandro Nidi)