Lavori in corso per il nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio 2021. Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha convocato una riunione con Regioni, Anci e Upi per lunedì mattina. Si discuterà delle misure per il nuovo Dpcm. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, alla riunione – in programma alle ore 10:30 – parteciperà in video conferenza anche il ministro della Salute Roberto Speranza. Secondo le indiscrezioni emerse, e tenendo conto dell’ultimo monitoraggio, con l’abbassamento dei parametri relativi all’incidenza dei casi sarebbe a rischio anche l’Emilia-Romagna, oltre al Veneto che passerebbe automaticamente in zona rossa.



Sono cinque ad oggi le regioni o province autonome che superano i 200 casi ogni 100mila abitanti: oltre a Veneto ed Emilia Romagna, ci sono provincia di Bolzano (231,36), Friuli Venezia Giulia (205,39) e Marche (201). Nel frattempo, il governo valuta l’ipotesi di una nuova proroga dello stato di emergenza, in scadenza a fine gennaio. Ma la durata della nuova proroga non sarebbe stata ancora definita, secondo quanto precisato dall’Ansa. (agg. di Silvana Palazzo)



NUOVO DPCM: ALTRE RESTRIZIONI IN ARRIVO

Il nuovo Dpcm sarà varato il 15 gennaio e conterrà nuove restrizioni che saranno in vigore dal giorno successivo. L’orientamento del Governo, che sta preparando il nuovo testo, è di confermare le attuali misure, ma anche di valutare una nuova stretta con ulteriori restrizioni. L’obiettivo è evitare che le Regioni con alto contagio restino in una fascia bassa di rischio. Per questo si sta pensando di cambiare i prametri per la classificazione. Quindi, se in una settimana ci saranno più di 250 contagi ogni 100mila abitanti, allora si passerà automaticamente in zona rossa. Questa è una delle novità che, secondo il Corriere della Sera, sarà presente nel nuovo Dpcm. Sarà utile anche per evitare casi come quello del Veneto, dove l’incrocio dei dati ha portato ad una valutazione bassa del rischio, anche per via della buona tenuta delle strutture sanitarie, nonostante ci sia un numero alto di positivi. La proposta è stata fatta dall’Istituto superiore di sanità (Iss), che l’aveva condivisa con il Comitato tecnico scientifico (Cts). Ora il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia si confronterà con i presidenti delle Regioni.



NUOVO DPCM: FASCIA BIANCA CON RT A 0,50?

In questo incontro, tra l’altro, si fisserà la soglia di ingresso in fascia bianca, dove tutte le attività sono aperte e c’è libertà di spostamento. Il parametro potrebbe essere fissato a indice Rt pari a 0,50, ma si stanno valutando altri criteri. Secondo quanto riportato da RaiNews, che cita fonti del Governo, il nuovo Dpcm conterrà lo stop allo spostamento tra le regioni e l’abbassamento della soglia dell’indice Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, ma anche una rivalutazione dell’incidenza settimanale dei casi. Proprio su questi temi potrebbe tenersi l’incontro tra il Governo e i presidenti delle Regioni, previsto a inizio settimana. Secondo la nuova indicazione che è stata proposta, il Veneto passerebbe automaticamente in zona rossa, visto che ha un’incidenza a sette giorni di 454,31 casi per 100mila abitanti. Per quanto riguarda le misure che verranno confermate, c’è la deroga ai Comuni con massimo 5mila abitanti di spostarsi ma solo in un raggio di 30 chilometri e senza andare nei capoluoghi di provincia.

POSSIBILI DEROGHE PER PALESTRE E CINEMA MA…

Per quanto riguarda le zone rosse, si pensa a mantenere nel nuovo Dpcm le restrizioni natalizie che consentivano visite ad amici e parenti, ma solo a due adulti con minori di 14 anni. Il Governo, secondo quanto riportato da Repubblica, avrebbe anche provato a prolungare la misura dei weekend arancioni, con bar e ristoranti chiusi tutta la giornata e il coprifuoco dalle 22 alle 5 in vigore. Bar e ristoranti chiusi alle 18 nelle regioni gialle, consentendo fino alle 22 solo asporto e consegna a domicilio. Si va anche verso la conferma della chiusura di piscine e palestre, ma è in corso un confronto tra il ministro Spadafora e il Cts per la creazione di nuove linee guida per consentire almeno le lezioni individuali. Si potrebbe fare un’eccezione anche per le zone bianche. Quasi sicuramente sarà confermato lo stop agli spettacoli aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, cinema e altri spazi all’aperto, ma si stanno valutando deroghe per le aree con indice Rt basso.