In Parlamento stamattina il Ministro della Salute Roberto Speranza ha di fatto confermato tutte le anticipazioni finora emerse sui contenuti delle nuove misure anti-Covid inserite nel Dpcm e nel Decreto sullo stato di emergenza: «L’epidemia è nuovamente in una fase espansiva» e per questo motivo il Governo (che vive ore convulse per la crisi ormai conclamata Conte-Renzi) si appresta a nuove restrizioni dure per le prossime settimane. Ok alla proroga dello stato di emergenza fino al 30 aprile, l’istituzione di una nuova zona bianca (con livelli epidemiologici molto bassi), divieto di spostamenti anche in zona gialla tra Regioni e indicazione di poter ricevere a casa massimo due persone: tutto confermato dal Ministro Speranza, come anche il rischio per almeno 10 Regioni di finire da lunedì prossimo in zona arancione.



Diversamente da quanto consigliato dal Comitato Tecnico Scientifico, che aveva chiesto ieri la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 luglio 2021, il Governo si avvia al Decreto che proroghi “solo” di 3 mesi lo stato eccezionale di emergenza (30 aprile 2021). Da ultimo, il Ministro Franceschini ha chiesto e ottenuto dalla maggioranza di Governo il via libera alla riapertura dei musei almeno in zona gialla, mentre per la fascia bianca sono stati confermati i requisiti per l’accesso «livelli epidemiologici molto bassi, incidenza sotto i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, Rt sotto 1 e indice di rischio basso». In serata si terrà un nuovo Cdm con il varo del Dpcm assieme al Decreto Legge Covid, mentre domani in giornata è attesa la firma del Premier Conte per l’ingresso in vigore del Dpcm dal 16 gennaio prossimo.



DPCM E DL STATO D’EMERGENZA

Il nuovo Dpcm in vigore dal prossimo 16 gennaio è quasi pronto: dopo la riunione di ieri tra le Regioni, gli enti locali e i Ministri Boccia e Speranza, i tecnici del Ministero della Salute sono al lavoro con Palazzo Chigi per ultimare il pacchetto di norme con cui prorogare le regole già viste negli scorsi Decreti anti-Covid con ancora diversi nodi da risolvere prima della presentazione domani in Parlamento del Ministro Roberto Speranza. «Questo Dpcm conferma le misure territoriali che ci hanno consentito di scongiurare almeno due lockdown nazionali», ha spiegato stamane al GR1 il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.



In Parlamento domani verranno presentati due provvedimenti: in primis il Dpcm con le nuove regole a 30 o 45 giorni di valenza; in secondo luogo, un decreto legge che proroghi lo stato di emergenza (in scadenza il 31 gennaio, ndr) fino al 30 aprile 2021. «Saranno confermati il divieto di spostamento tra le Regioni e anche la possibilità di rendere ancora più severi i criteri per facilitare l’ingresso in arancione provando a lavorare sull’indice di rischio e non su Rt», spiega ancora Speranza.

LE ANTICIPAZIONI

Per quanto ricostruito finora, l’impianto di base del Dpcm dovrebbe rimanere dunque il medesimo degli ultimi provvedimenti: divieto di spostamenti tra le Regioni, anche se in zona gialla; conferma del sistema a fasce di colori con l’introduzione della zona bianca (Rt a 0,50 e basso livello di incidenza Covid su 100mila abitanti) e permanenza del coprifuoco tra le 22 e le 5. Come ricorda ancora il Ministro Boccia, «I casi di movida vanno sicuramente condannati e quindi ci sarà una limitazione dalle 18 in poi delle attività che consentono fuori dai locali la creazione di gruppi che sostano e che si assembrano. Stessa cosa vale per le cene a casa, noi speriamo che l’appello che ha funzionato tra Natale e Capodanno possa essere recepito anche nelle prossime settimane».

Tradotto, verrò introdotto il divieto di asporto da bar e ristoranti dopo le ore 18 mentre la regole sulle visite (valide in tutto mele zone di rischio) permane per massimo 2 persone e una sola volta al giorno. Sci, piscine, palestre ancora una volta rinviata a data da destinarsi la riapertura, mentre per musei e teatri si potrebbero avere solo in zona bianca: al momento però i dati delle Regioni non vedono alcun territorio con i requisiti previsti per passare da “giallo rafforzato” a “bianco” nel giro dei prossimi giorni. Per il resto delle regole, si confermano quelle stabilite già dal sistema di fasce tra rosse, arancioni e gialle: qui le FAQ del Governo aggiornate.

QUANDO ESCE IL NUOVO DPCM?

Punto di domanda finale invece sul quando verrà presentato/ultimato il nuovo Dpcm: detto dell’appuntamento fondamentale domani in Parlamento con l’informativa del Ministro della Salute Roberto Speranza, al momento è noto solo il giorno in cui il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri entrerà in vigore, il 16 gennaio prossimo. L’ultimo Dpcm scade infatti il 15 gennaio, così come il Decreto “ponte” che estendeva le regole del Natale fino a venerdì prossimo: la “road map” del Governo verrà però valutata solo nelle prossime ore, anche in base ad una non secondaria situazione di tensione all’interno della maggioranza.

Stasera il CdM convocato da Conte dovrebbe approvare il Recovery Plan, ma pensa l’ombra di una possibile crisi di Governo avanzata da Italia Viva: nel frattempo, dovrà essere varato un nuovo scostamento di bilancio per il Decreto Ristori 5 e si dovrà mettere a punto il Dl Covid sulla proroga dello stato di emergenza. L’ipotesi è dunque la firma del Dpcm tra il 14 e il 15 gennaio, con la probabile conferenza stampa del Presidente Conte a questo punto possibile durante la giornata di venerdì prossimo.