È in corso da metà pomeriggio la riunione a Palazzo Chigi tra il Premier Mario Draghi e i Ministri competenti per finalizzare il testo del nuovo Dpcm da firmare entro la giornata di domani: riunita la nuova cabina di regia allargata anche ai Ministeri economici – presenti Roberto Speranza, Mariastella Gelmini, Dario Franceschini, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti e Daniele Franco – con l’aggiunta del coordinatore Cts Miozzo e del Presidente Css Locatelli. No allentamenti per le misure fino al 6 aprile con ultima “verifica” sul delicato tema delle scuole che potrebbe portare ad un nuovo confronto domani mattina con le Regioni: «Dal mio insediamento sono già a lavoro per poter ripristinare quegli strumenti necessari per sostenere le famiglie in qualsiasi caso le scuole vengano chiuse: congedi parentali straordinari retribuiti e il diritto allo smart working», così ha spiegato a TgCom 24 il Ministro della Famiglia e Pari Opportunità Elena Bonetti (Italia Viva).
La stessa Ministra renziana sottolinea come il nuovo Dpcm in via di licenziamento integra i pareri del Cts sulla guardia alta ancora da tenere contro il diffondersi delle varianti inglese e sudafricana: «L’epidemia è ancora molto forte e presente sui nostri territori. Da tutte le regioni arrivano segnalazioni della curva che risale: i numeri dei contagi nell’ultima settimana sono cresciuti in maniera significativa. Questo significa avere il coraggio di assumere decisioni coerenti rispetto alla sfida che abbiamo di fronte», ha spiegato il Ministro della Salute Roberto Speranza ad un evento dell’Agenas. Nel frattempo, novità importante sul fronte gestione pandemia: il Premier Draghi ha nominato nuovo commissario straordinario all’emergenza il generale Francesco Paolo Figliuolo, di fatto “licenziando” il precedente commissario Domenico Arcuri.
IL NODO VACCINI
In serata, al più tardi domani, il Presidente del Consiglio Mario Draghi dovrebbe apporre la firma al nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo prossimo: non ci sono grandi novità dell’ultim’ora, confermata la divisione in fasce di colori con revisione delle regole (meno stringenti in zona gialla, più dure in zona arancione), niente lockdown ma anche niente riaperture delle attività di ristorazione a livello serale. Resta attenzionato il tema delle scuole (qui tutte le ultime novità) mentre dal 27 marzo è avviato il percorso di riapertura per alcuni settori come cinema, musei, teatri e spettacoli/mostre.
Intervistato oggi da Radio24 il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha sottolineato «Si apre a Pasqua se ci sono le condizioni per farlo in sicurezza. Meglio essere prudenti in marzo per essere più sereni nei sei successivi, quando ci auguriamo che le cose andranno meglio. Si apre tutto quello che si può aprire con programmazione e prudenza. Semmai si faranno più gite fuoriporta». Sono in vista novità invece importanti tanto sul piano vaccini quanto sulla gestione dell’emergenza sanitaria, con un “depotenziamento” delle cariche di Arcuri a vantaggio del nuovo Capo della Protezione Civile Curcio (che gestirà i vaccini) e del nuovo sottosegretario con delega di consigliere alla sicurezza nazionale Franco Gabrielli. Il commissario dal 31 marzo in poi dovrebbe occuparsi solo di forniture e contratti.
OK REGIONI A BOZZA DPCM
Le Regioni hanno inviato al Governo questo pomeriggio il parere definito “interlocutorio” sul nuovo Dpcm in rampa di lancio per la prossima settimana: i Governatori non hanno fatto emergere particolari paletti/motivazioni per impedire il via libera del testo, accettando in sostanza la bozza di massima inviatagli venerdì scorso. Il decreto è pronto ad essere firmato dal Premier Draghi nelle giornate di domani, al più tardi martedì 2 marzo: stando a fonti di Governo citate dall’Ansa, prima della firma non sono escluse altre riunioni tecniche per completare gli ultimi passaggi delle misure di contenimento Covid.
Novità sul tema delle visite in abitazioni private: in zona gialla il testo del Dpcm elimina la precedente norma che recitava «fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza». Ciò significa che in zona gialla sarà possibile ospitare anche non conviventi, mentre restano vietate le feste nei luoghi chiusi e all’aperto anche conseguenti a cerimonie civili/religiose.
L’ULTIMA BOZZA DEL DPCM
Nella giornata di domani, al più tardi martedì 2 marzo, il Governo Draghi approverà il nuovo Dpcm con le rinnovate regole anti-Covid in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, Pasqua compresa. Come voluto dal Premier Mario Draghi, l’intenzione è quella di anticipare informazioni e regole alla cittadinanza e ai commercianti per dare possibilità di programmare e organizzarsi in tempo con le nuove restrizioni/chiusure che verranno adottate: ha tenuto banco per tutto il weekend il tema delle scuole, con il parere del Cts che ha reso la situazione per famiglie e dirigenti scolastici più “complicata” rispetto al precedente Dpcm.
Con l’emergere delle varianti e con diversi focolai sparsi per il Paese, il timore degli scienziati è che vi possano essere ulteriori recrudescenze del virus tanto da portare effettivamente alla terza ondata Covid nel mese di marzo/aprile: secondo la bozza del nuovo Dpcm le scuole superiori potrebbero rimanere aperte ma solo con il 50% degli alunni in presenza e con rinnovate regole a seconda delle zone “colorate” (che permangono come sistema di classificazione escludendo il lockdown generalizzato). Chiuse tutte in zona rossa; decisione affidata a Governatori e Sindaci sul rapporto Dad-presenza in zona arancione; aperte in zona gialla con presenza 50-75%, resto Dad.
NUOVE REGOLE SULLE ZONE “COLORATE”
Da domani 1 marzo 2021 la cabina di regia anti-Covid ha emesso le seguenti decisioni dopo gli ultimi dati epidemiologici: la nuova mappa delle Regioni vede Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto in zona gialla; Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria in zona arancione; Basilicata, Molise in zona rossa; Sardegna, prima regione in zona bianca (aperture anche serali, no coprifuoco).
Per le nuove regole che saranno adottate dal Governo – secondo la bozza del Dpcm consegnata venerdì alle Regioni, dunque ancora passibili di modifiche in extremis – dal 6 marzo prossimo, in zona gialla restano coprifuoco, chiusure bar-ristoranti dopo le ore 18, divieto spostamenti fuori Regione ma anche in auto con più di tre persone contemporaneamente, divieto cinema-teatri (fino al 27 marzo), divieto palestre-piscine-discoteche, divieto centri commerciali nel weekend. In zona arancione, ai precedenti divieti si aggiungono anche: uscire dal proprio Comune, chiusura sempre bar-ristoranti, visite amici e parenti più di una volta al giorno e andare in più di due adulti. In zona rossa, oltre a tutti i precedenti divieti, di fatto permangono regole da lockdown duro.
NUOVO DPCM, COSA SI PUÒ FARE (E COSA NON)
In attesa del via libera definitivo del Governo alla bozza di testo del nuovo Dpcm 6 marzo, ecco – in pillole – le principali regole suddivise per settori che entreranno in vigore dalla prossima settimana fino ai giorni di Pasqua e Pasquetta:
SCUOLA: permane quanto già precedente affermato, con la chiusura totale in zona rossa (Dad al 100%) mentre per arancioni/gialle si darà più spazio alle misure “chirurgiche” di Comuni/Province/Regioni in modo da evitare chiusure generali che potrebbero ledere la già compromessa socialità dei minori nel funesto anno 2020 appena passato. «Il principio da seguire è uno soltanto: si deve decidere in base all’epidemiologia, all’andamento del virus. Là dove è alto il rischio per la popolazione, diventa alto pure per chi va a scuola. E bisogna intervenire, cioè chiudere gli istituti», ha spiegato al Corriere della Sera il professore membro Cts Alberto Villani. Qui il focus con tutte le novità aggiornate
BAR-RISTORANTI: no riaperture serali fino al 6 aprile prossimo, salvo clamorosi cambi di rotta nelle prossime ore. Nonostante la spinta di parte del Governo per mitigare le chiusure, i pareri di Cts e Iss sconsigliano di allentare le misure anti-Covid. E allora nel Dpcm restano le “consuete” regole: aperti in zona bianca fino alle 23, aperti in zona gialla fino alle 18, chiusi in zona arancione e rossa. Sempre ammesso asporto/consegna a domicilio.
CINEMA-TEATRI-MUSEI: qui sono invece diverse le novità annunciate dal Ministro della Cultura Dario Franceschini. Dal 27 marzo riaprono musei e attività culturali «il sabato e i giorni festivi il servizio è assicurato a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo»; per cinema e teatri invece la bozza del Dpcm recita aperture dal 27 marzo «a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico».
PISCINE-PALESTRE-SPORT: Ancora lontana la possibilità di vederle riaperture, restano vietati gli sport di contatto a livello amatoriale e non vi saranno riaperture o allentamenti di misure, come già spiegato da Cts e Ministero della Salute.
SHOPPING: negozi chiusi in zona rossa (tranne farmacie, alimentari, ferramenta, cura della persona, parrucchieri), aperti in zona arancione e gialla, chiusi i centri commerciali nel weekend.
SECONDE CASE: consentito andare nelle proprie seconde case, anche fuori dalla Regione e pure in zona rossa ma solo per il nucleo familiare proprietario dell’immobile. Vietati viaggi per turismo, a seconda delle ordinanze regionali potrebbero esserci particolari divieti anche di recarsi nella propria seconda casa
PARRUCCHIERI/CENTRI ESTETICI: la novità del Dpcm prevede la chiusura totale in zona rossa, aperti in tutte le altre zone
SALE GIOCHI: Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente