In attesa del testo ufficiale del Dl Covid – che, ricordiamo, contiene il nuovo Dpcm ”ponte” fino al 15 ottobre prossimo – da domani saranno in vigore le nuove misure annunciate dal Presidente Conte al termine del Consiglio dei Ministri che oggi ha varato la proroga dello stato d’emergenza. Mentre nel vertice con le Regioni, i Ministri Boccia e Speranza cercano di trovare una quadra sul numero di pubblico in cinema, teatri e concerti nelle prossime settimane; prima della riunione però il titolare della Sanità ha sottolineato con forza la situazione seria che anche l’Italia si appresta ad affrontare, «Nel Consiglio dei ministri di oggi abbiamo prorogato lo stato di emergenza con un cambio di tendenza nelle misure. Dal 4 di maggio le misure nel Paese tendevano ad allargare le possibilità di movimento, oggi le ordinanze dicono: attenzione la situazione è seria e delicata, siamo ancora in battaglia». È stato intanto pubblicato il comunicato stampa di Palazzo Chigi con il resoconto ufficiale del CdM che oggi ha varato il nuovo Decreto Covid contenente le misure urgenti connessi allo stato d’emergenza e al nuovo Dpcm: come ribadito anche nella conferenza stampa del pomeriggio, la particolare “raccomandazione” sull’uso della mascherina anche in famiglia laddove vi siano casi particolare è stata espressa dal Premier. «Le regole? Non è cambiato nulla, continuano ad applicarsi le regole attualmente vigenti su quarantena e autoisolamento. Se nel dibattito con gli esperti ci verranno suggerite nuove misure, le adotteremo», ha concluso Giuseppe Conte.



CONTE SPIEGA LE NUOVE NORME DEL DPCM

All’uscita da Palazzo Chigi ha rilasciato una breve dichiarazione alla stampa il Premier Giuseppe Conte in merito alle nuove regole in vigore da domani nel nuovo Dpcm (attivo fino al 15 ottobre): «le mascherine andranno sempre utilizzate. Non possiamo pensare di togliere e mettere la mascherina, dobbiamo essere più rigorosi per evitare restrizioni per le attività». Non ci saranno distinzioni di luoghi, tranne per chi vive-esce in zone del tutto isolate (come montagna o campagna): «Mi permetto di dire che anche in famiglia bisogna stare attenti. Bisogna mantenere le distanze se riceviamo amici e familiari, quelle sono occasioni in cui si diffonde il contagio». Lo Stato democratico non può obbligare i propri cittadini ad alcuna regola interna alla propria abitazione, ma la raccomandazione del Presidente del Consiglio è molto forte e verrà ribadita nel nuovo Dpcm «C’è una risalita della curva di contagio, da qui la proroga dello stato di emergenza, ma abbiamo ritenuto opportuno anche di recuperare il rapporto tra Stato e Regioni. Quindi potranno adottare misure più restrittive, ma saranno limitate nell’adozione di misure di allentamento. Potranno farlo solo d’intesa col ministro della Salute».



MULTE FINO A 1000 EURO

Tra i punti cardine del nuovo Dpcm “ponte” fino al 15 ottobre e più in generale nel decreto Covid che lo contiene: oltre all’obbligo di mascherine all’aperto (in prossimità di persone non conviventi) il Governo specifica che non v’è alcun inasprimento delle sanzioni per tutti quelli che violano le regole anti-Covid. Le multe vanno da 400 fino a 1000 euro e restano quindi uguali a quelle previste nei precedenti Dpcm per la tutte le violazioni delle norme anti-Covid, come ad esempio quelle contro gli assembramenti. Il decreto Covid infine consente alle Regioni di varare solo norme più restrittive nei soli casi e nel rispetto dei criteri previsti dal Dpcm: d’intesa col Ministero della Salute invece saranno possibili anche norme ampliative, ma appunto con il via libera delle autorità sanitarie nazionali. Raggiunto al congresso nazionale della Fimmg in Sardegna, il commissario all’emergenza Domenico Arcuri ha sottolineato «In questo momento ci sono 300 cittadini in terapia intensiva. I numeri sono nei limiti della normale gestione, ma dobbiamo prepararci perché cresceranno. […] Oggi abbiamo 7mila letti per terapie intensive e 15mila per le sub-intensive, abbiamo avviato un piano di rafforzamento delle reti ospedaliere Covid che porteranno altri 3.500 posti stabili in terapia intensiva e altri 4.200 in sub-intensiva».



UFFICIALE IL DPCM “PONTE” FINO AL 15 OTTOBRE

Ora è ufficiale, il Governo con il CdM appena conclusosi ha emanato il nuovo Decreto Covid (ma si attende ovviamente ancora il testo in Gazzetta Ufficiale) nel quale, oltre che prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2020, inserisce una norma che estende l’attuale Dpcm in scadenza fino al 15 ottobre prossimo. In questo modo oltre che coprire il vuoto normativo che si sarebbe creato dalla mezzanotte di oggi, viene preso tempo con il Dpcm “ponte” di soli 7 giorni nei quali si proverà a trovare un accordo univoco con le Regioni (oggi alle 18 l’incontro previsto e confermato con Speranza e Boccia). Nel Dl Covid varato dal Governo è però presente anche una norma urgente e da subito attiva: obbligo di indossare da subito le mascherine anche all’ aperto, se si è vicini a persone non conviventi. Secondo quanto stabilito dal Dpcm, «Non sarà necessario indossarla nei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze, sia garantito in modo continuativo l’isolamento rispetto a persone non conviventi». Entro il prossimo 15 ottobre, infine, il Governo dovrà adottare un nuovo Dpcm con valenza a 30 giorni che confermi o aggiorni ulteriormente le misure anti-contagio che erano in scadenza nella giornata di oggi prima dell’arrivo del nuovo Dpcm “ponte”.

CAOS GOVERNO E NUOVO DPCM: ECCO COSA CAMBIA

Provando a fare chiarezza dopo le convulse 24 ore di ieri, in giornata il Governo varerà il nuovo Decreto Covid che contiene la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2020 (non appena alla Camera arriverà il via libera alla risoluzione della maggioranza): a quel punto, come riportano fonti di Governo a Rai News24, lo stesso Consiglio dei Ministri dovrebbe estendere un Dpcm “ponte” per 7 giorni fino al 15 ottobre che non lasci un vuoto normativo in attesa della ufficializzazione della proroga su stato d’emergenza. Nella prossima settimana, una volta vista la situazione dei contagi in Italia e sentite le Regioni nella riunione già in programma oggi alle ore 18, verrà varato il nuovo Dpcm con valenza a 30 giorni con tutte le misure inserite. Intanto però nel Decreto Covid che uscirà oggi dal CdM verranno già inserite e anticipate alcune norme importanti per la prevenzione del contagio da coronavirus: su tutte, l’obbligo delle mascherine all’aperto (tranne nei casi di attività sportiva, bicicletta, moto e situazione solitaria senza persone attorno), le supermulte fino a 1000 euro per chi contravviene all’obbligo delle mascherine, le consuete 3 norme anti-contagio. Nella bozza del Decreto Covid ci sarà anche il rinnovo dell’App Immuni fino al 31 dicembre 2021, paletti alle Regioni (si potranno solo irrigidire le norme del Dpcm, non allentare le maglie) e infine tamponi obbligatori per chi arriva da Gran Bretagna, Olanda, Belgio oltre alla conferenza degli altri Paesi già presenti (Croazia, Grecia, Malta, Spagna, Parigi e 7 Regioni della Francia).

PRONTO DPCM “PONTE” PER 7 GIORNI

Dopo una complessa e lunghissima giornata politica, arriva una novità importante sul fronte Dpcm che è un sorta di inedito in questa emergenza Covid: dopo l’informativa odierna del Ministro Speranza al Parlamento è esploso il caos Governo alla Camera per la mancanza del numero legale in aula, tanto da rinviare il tutto a domani mattina alle ore 10 (con ancora incognite per le diverse quarantene di deputati dem e M5s). Il resto è stato tutta una conseguenza diretta di questo “intoppo” (non senza polemiche da parte delle opposizioni): prima il CdM previsto per la sera di oggi è slittato a domani con la proroga dello stato d’emergenza, poi anche la Conferenza Stato-Regioni sui punti cardine del Dpcm vedrà luce solo nel pomeriggio di domani. In conclusione, il varo del nuovo Dpcm non potrà avvenire domani al termine della scadenza naturale: per questo motivo, il Governo Conte sta pensando ad un “Dpcm ponte” che faccia slittare di 7 giorni le attuali regole con in più l’aggiunta delle mascherine obbligatorie all’aperto (con 1000 euro di multa fissata nell’ultima bozza del testo circolata oggi pomeriggio). Per evitare il vuoto normativo sulle regole anti-Covid, il Dpcm “ponte” varrà per soli 7 giorni in attesa del vero e proprio Decreto di Palazzo Chigi che varrà i canonici 30 giorni: il tutto però dovrà avvenire solo dopo la proroga dello stato d’emergenza previsto nel Decreto Covid varato dal prossimo CdM di mercoledì (che conterrà la norma sulle mascherine attesa inizialmente nel Dpcm). Come riportano le fonti di Repubblica. «in questo modo l’esecutivo prende tempo, valuta la curva del contagio, si prepara a interventi ancora più restrittivi se necessario, ma dopo averli concordati con le Regioni e averne fatto “assorbire” la necessità agli italiani».

“OBBLIGO MASCHERINE ALL’APERTO”

Come confermato poco fa dal Ministro della Salute Roberto Speranza, domani sera il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà il nuovo Dpcm per le misure anti-Covid da estendere dopo la scadenza del 7 ottobre del precedente dispositivo normativo. Con l’aumento dei contagi e il rischio di una seconda ondata, il Governo serra le norme anti-Covid importando novità importanti con alcune limitazioni della vita dei cittadini, ma smentisce nuovi lockdown nei prossimi mesi: «Abbiamo scelto la linea della gradualità, giocarci tutte le cartucce subito sarebbe stato un errore», spiega una fonte di Governo al Messaggero dopo il Consiglio dei Ministri di ieri sera che ha visto sul tavolo le nuove disposizioni del Decreto Conte sull’emergenza Covid. «Cosa faremmo se, com’è probabile, tra qualche giorno la situazione dovesse farsi più grave? Mica possiamo arrivare al lockdown totale», ribadisce la “voce” di Palazzo Chigi in merito alle norme contenute nel Dpcm finora ancora non presente con una bozza materiale. Al Parlamento oggi il Ministro della Salute ha indicato nella sua informativa le linee guida del nuovo Dpcm: obbligo mascherine anche all’aperto, maggior distanziamento sociale e lavaggio costante delle mani. Così Speranza ai parlamentari: «Lavoriamo per aumentare i livelli dei controlli perché gli  assembramenti sono un rischio reale che non possiamo permetterci. Dobbiamo ricordare le regole essenziali come il lavaggio delle mani, oltre al’uso delle mascherine, è questo il Dpcm che approveremo. Sarebbe profondamente sbagliato dividersi su queste che sono le indicazioni della comunità scientifica per provare a contrastare il virus».

TUTTE LE NOVITÀ DEL NUOVO DPCM

Prevale però la linea “morbida” sulla movida e i locali del Paese per non gravare ulteriormente sulla già pesantissima situazione economica e lavorativa del settore dei servizi: così il nuovo Dpcm non prevede – a differenza di alcune anticipazioni fornite alla stampa di alcune fonti di Governo – alcun coprifuoco a bar, ristoranti e feste private. Il Premier Conte per non «gravare ulteriormente sulla ristorazione già pesantemente colpita dal lockdown», riporta ancora il Messaggero, non inserisce coprifuochi o simili ma si “limita” all’obbligo della mascherina in tutti i luoghi anche all’aperto e in più maggiori controlli dell’esercito con multe fino a 3mila euro. «Per ora ci limitiamo a spingere per avere maggiori controlli nelle strade, anche grazie all’uso dell’esercito, e per ridurre con la mascherina all’aperto i rischi di contagio», ha spiegato il Premier Conte ai suoi collaboratori, anche se «la guardia resta alta. Se ci sarà un peggioramento della curva epidemica, interverremo tempestivamente con nuove misure restrittive» sottolinea il Ministro della Salute in Parlamento. Il nuovo Dpcm durerà altri 30 giorni dal varo ufficiale che dovrebbe essere tra la sera del 7 e la mattina dell’8 ottobre, non appena sarà deciso l’aggravio della multa per chi non indossa mascherine all’aperto. Dopo il voto delle Camere sulle comunicazioni di Speranza, oggi sarà varato lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021.