Il nuovo Dpcm sarà pronto nelle prossime ore, ma intanto è ufficiale che questa sera attorno alle ore 20.20 si terrà la nuova conferenza stampa del Premier Conte in diretta video Facebook dove saranno annunciate tutte le novità e le linee guida che gli italiani dovranno seguire dal 4 maggio in poi circa la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Si sta limando in queste ore durante la cabina di regia con gli enti locali il testo del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio che con ogni probabilità tra lunedì e martedì potrebbe essere approvato in Gazzetta Ufficiale: a quanto apprende l’Adkronos, e contrariamente a quanto emerso finora nelle anticipazioni della task force Colao, resterebbe l’autocertificazione per spostarsi e lasciare la propria abitazione.



Nel nuovo Dpcm nessun allentamento dovrebbe arrivare in questo senso, anche se cambierà comunque il modulo in uso dando ai cittadini la possibilità di indicare nuove «fattispecie» per allontanarsi da casa. Si potrà tornare a fare jogging sempre dal 4 maggio e saranno possibili le riaperture di bar e ristoranti ma solo per servizio o domicilio o take way: niente messe ma sì ai funerali è inoltre l’altra “anticipazione” fatta dalle agenzie sempre su fonti di Governo. (agg. di Niccolò Magnani)



LE RICHIESTE DEI SINDACI

È in corso dalle ore 15 la lunga riunione in video conferenza della cabina di regia Governo-Premier-enti locali sulle riaperture della fase 2: dopo le rassicurazioni del Presidente Conte e ancora in attesa di una comunicazione ufficiale sulla conferenza stampa dove annunciare alla nazione le linee guida della ripartenza e il nuovo Dpcm, giungono le richieste molto stringenti fatte dagli enti locali, in particolare dall’Anci (l’associazione dei sindacai d’Italia) in merito alle complesse misure che stanno per essere attivate. «Noi Sindaci, fin dall’inizio di questa emergenza, abbiamo garantito collaborazione al Governo con senso di responsabilità e in un sincero spirito di solidarietà tra istituzioni, che riteniamo doveroso. Oggi, confermando la nostra leale collaborazione, rivendichiamo alcune misure che riteniamo indispensabili per avviare la fase due, per una ripartenza vera, che non lasci indietro nessuno. E lo facciamo con la nostra abituale concretezza», si legge nella lettera Anci inviata al Premier Conte e riportata con ampi stralci dall’Agenzia Ansa.



In sintesi, gli enti locali vorrebbe conoscere prima del 4 maggio l’elenco delle attività che riaprono per adottare le misure necessarie in materia di mobilità e trasporto, per regolare gli orari di uffici ed esercizi oltre al corretto utilizzo da parte dei cittadini degli spazi pubblici come i parchi: sono queste le prime richieste che l’Anci presenterà al Governo, a cui chiede, oltre ad un integrale sostegno finanziario al trasporto pubblico locale (minori ricavi per viaggi, abbonamenti e biglietti), anche «indicazioni chiare e inequivoche sul corretto utilizzo delle mascherine alla popolazione e ai lavoratori, assicurando disponibilità nelle farmacie ad un prezzo fisso calmierato». (agg. di Niccolò Magnani)

OGGI CABINA DI REGIA CON ENTI LOCALI

Quell’impressione raccolta dai Ministri del Governo oggi diviene quasi realtà per bocca dello stesso Premier Conte: il Dpcm sulla fase 2 potrebbe arrivare non prima di lunedì, come annunciato nella lunga intervista a “Repubblica” di questa mattina «Annunceremo questo nuovo piano al più tardi all’inizio della prossima settimana». Oggi pomeriggio è prevista la cabina di regia tra Comuni, Regioni, CTS e task force Colao per dirimere gli ultimi dettagli ancora tutti da sistemare prima del varo del protocollo di Governo sulla ripresa del Paese: la riunione tra Conte e la cabina di regia doveva tenersi ieri con governatori e sindaci lasciati in attesa fino alle cinque del pomeriggio prima che il vertice fosse rimandato al pomeriggio di domenica: c’è parecchio nervosismo tra le file di Pd e Italia Viva per i ritardi del Premier, ma come spiegato nell’intervista dallo stesso Conte «Stiamo lavorando, proprio in queste ore, per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni per il 4 maggio. Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese».

Ok a messe e spostamenti nelle Regioni (ma non “fra le” Regioni), no scuolechiuse fino a settembre») e graduale ripresa dei negozi («bar e ristoranti non apriranno il 4 maggio»): «Non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, ma stiamo studiando un allentamento delle attuali, più rigide restrizioni. Ho già anticipato che non sarà un “libera tutti”. Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio», conclude il Premier a “Repubblica”.

IPOTESI FASE 2 CONTE

Il nuovo Dpcm non arriverà prima di domani. Il governo sta lavorando alla riapertura, ma per la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte bisogna ancora attendere. Non terminerà entro oggi, sabato 25 aprile 2020, il lavoro sul nuovo decreto che conterrà le norme per l’allentamento delle restrizioni e la graduale ripresa delle attività produttive dal 4 maggio. Stando a quanto riportato da Askanews, che cita fonti governatore, è escluso che Conte comunichi già stasera ai cittadini italiani in che modo si svilupperà nel concreto la Fase 2. «Sul Dpcm ancora si sta lavorando, oggi non si chiude di sicuro, non è sicuro neppure domani», fanno sapere queste fonti. Il governo sta valutando quale strada intraprendere tra le due che sono state suggerite nella bozza del piano prodotta dalla task force presieduta da Vittorio Colao. La prima opzione prevede la ripartenza unitaria per tutte le attività produttive il 4 maggio o l’anticipo per poche (edilizia, manifatturiero e commercio) già da lunedì 27 aprile. L’alternativa è modulare le decisioni con strumenti da concordare con le Regioni e gli amministratori locali delle città più grande e delle zone più colpite dal contagio di coronavirus.

NUOVO DPCM, CONFERENZA STAMPA CONTE “NON PRIMA DI DOMANI”

Nel pomeriggio di oggi non è stata convocata ancora la cabina di regia presieduta dal governo, con governatori regionali, rappresentanti dei Comuni e delle aree metropolitane, a cui partecipano anche i ministri della Sanità Roberto Speranza e degli Affari regionali Francesco Boccia. Stando però a quanto riportato da Sky Tg24, la cabina di regia sarebbe stata convocata per domani. Per ora dunque Palazzo Chigi lavora col Comitato tecnico scientifico, domani quindi ci sarà il confronto con le Regioni, poi si procederà con la redazione materiale del Dpcm. Secondo le fonti di governo citate da Askanews è «molto probabile» che si arrivi a lunedì per il varo del nuovo Dpcm con la consueta conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a meno che non si riesca ad anticipare l’annuncio nella serata di domani. Lunedì è invece convocata una riunione col ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, quello dei Rapporti col Parlamento Federico D’Incà, insieme ai capigruppo della maggioranza parlamentare.