LE ULTIME ANTICIPAZIONI: TABACCHI, PENSIONI, QUARANTENE
È in corso ormai da 48 ore la “limatura” del nuovo Dpcm sulle esenzioni del Green Pass, ma dal Ministero della Salute giungono alcune importanti anticipazioni circa il provvedimento a questo punto atteso per il Consiglio dei Ministri di giovedì.
La lista dei negozi dove si potrà entrare senza Green Pass non conterrebbe al momento le tabaccherie, dove dunque occorrerebbe presentarsi con certificato “base” per acquistare le sigarette. Tra le novità ci sarebbe anche l’ingresso “pass free” alle poste per il ritiro della pensione, mentre per tutti gli altri servizi postali resterà necessario il certificato (base o rafforzato). Nel frattempo è proseguita la discussione tra Governo e Regioni circa il nodo della quarantena Covid: se dallo Stato si scorge un’apertura nel considerare casi Covid «soltanto i pazienti ricoverati che hanno sviluppato la malattia, senza includere gli asintomatici in ospedale per altre patologie», non si vede altrettante sulla quarantena dei positivi sintomatici. «I territori chiedevano la riduzione a 5 giorni per tutti i sintomatici Covid: su questo, Cts e Ministero della Salute sono fronte compatto nell’escluderlo.
IN ARRIVO IL NUOVO DPCM COVID
Atteso da oltre una settimana, dovrebbe essere firmato tra oggi e domani il nuovo Dpcm che regola le esenzioni sul Green Pass obbligatorio, con riflessioni anche sui casi di quarantena e i ristori per le attività più colpite dalle restrizioni.
Dopo il Decreto Covid approvato il 5 gennaio scorso (in vigore dall’8 gennaio), era stato annunciato l’imminente uscita del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per normare tutte le varie esenzioni delle attività da Super Green Pass e Green Pass (qui le varie date di ingresso in vigore delle misure, ndr). La lista è stata messa a punto dopo una difficile trattativa negli scorsi giorni tra il Ministro della PA Brunetta, il Ministro della Salute Speranza e il Ministro per lo Sviluppo Economico Giorgetti: l’intento iniziale dell’ala più “chiusurista” era quella di inserire l’obbligo di Green Pass base (con anche tampone negativo) praticamente in tutti i negozi e attività, ad esclusione di farmacie e supermercati. Alla fine la mediazione ottenuti dalla Lega in CdM e nei successivi tavoli tecnici ha permesso di estendere i prodotti ritenuti “essenziali”, dunque evitando in quelle occasioni l’obbligo di certificato anti-Covid all’ingresso. «La lista è quasi pronta», ha spiegato ancora stamane il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Radio Rai1, «Tutto partirà dal primo febbraio. La lista verrà non solo resa nota ma sarà spiegata la bontà di quello che stiamo facendo, per convincere le persone ancora indecise a vaccinarsi». Oggi, al più tardi domani 19 gennaio, dovrebbe essere firmato il Dpcm dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.
GREEN PASS NEGOZI: LE ATTIVITÀ ESENTATE
Il “punto di caduta” finale sull’accordo in maggioranza per il Dpcm Covid vede l’estensione di esenzioni dall’obbligo di Green Pass per le seguenti attività: supermercati, farmacie, alimentari, edicole all’aperto, benzinai, articoli per la casa e articoli per gli animali, ma anche mercati rionali e commercianti ambulanti. In generale, verrebbero esentate dall’obbligo del certificato tutte quelle realtà commerciali all’aperto dove i rischi di contagio sarebbero minori. Valido il criterio dell’urgenza e dell’indifferibilità: per questo non vedranno richiesta di Green Pass anche caserme e commissariati dove sporgere denuncia se vittime di reati. Per tutte le altre attività invece viene confermato l’obbligo di Green Pass base (dal 20 gennaio): banche, uffici pubblici, uffici postali, estetista, parrucchiere, ottici, centri commerciali (no reparti alimentari), negozi abbigliamento.
QUARANTENA E RISTORI: QUALI NOVITÀ
Nel nuovo Dpcm in via di conclusione potrebbe trovare spazio anche il nodo delicato dell’indennità di malattia per quarantena Covid per tutti i lavoratori obbligatoriamente a casa dopo il contatto con positivo: potrebbe essere più limitata rispetto alla precedente indennità scaduta il 31 dicembre 2021, secondo le notizie trapelate da Palazzo Chigi. Ma non è esclusa ancora la possibilità che possa del tutto essere eliminata, viste anche le nuove norme sulla quarantena approvate dal Governo nell’ultimo Decreto Covid, di fatto eliminandola per i contatti di positivi se vaccinati con 3 dosi o con 2 dosi da meno di 4 mesi. A quanto apprende l’Adnkronos, le proiezioni sul costo della misura starebbero inducendo il governo ad accantonarla. Per quanto riguarda invece i ristori per le attività chiuse dal Governo per l’emergenza Covid, non sarà il Dpcm di oggi a stabilirli bensì il Decreto Sostegni previsto per il CdM di giovedì: la cifra finora trattata dal Governo si aggira sul 1 miliardo e 200mila euro per dare respiro ai reparti più colpiti (turismo, sport, spettacoli e discoteche).