«Se decidiamo che c’è un limite orario per gli spostamenti, che si torna a casa indipendentemente da quello c’è da fare: c’è da festeggiare il Capodanno? Si festeggia a casa»: a parlare è il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, intervistato da Rai News24, confermando la linea del rigore sul coprifuoco nel prossimo Dpcm “Natale” «devono passare sul mio cadavere se salta il coprifuoco alle 22. Si dicono tante cose nelle riunioni e comunque sì la penso così, come Speranza e tutto il governo. Prudenza e attenzione è la nostra linea, una linea che mette la salute davanti a tutto». Conclude il Ministro dem sugli spostamenti e i ricongiungimenti: «Per evitare la terza ondata dobbiamo continuare nel mese di dicembre con il rigore e il distanziamento sociale che devono prevalere su qualsiasi esigenza. Molti di noi hanno parenti in un’altra regione, ma ognuno di noi vuole che i propri cari stiamo bene e che gli operatori sanitari possano lavorare nel miglior modo possibile». Per capire invece quando uscirà il nuovo Dpcm e dunque da quando saranno attive le nuove regole disposte, occorre attendere forse fino a mercoledì prossimo quando il Ministro della Salute Roberto Speranza presenterà in Parlamento il testo del nuovo decreto. Oggi pomeriggio la Conferenza delle Regioni stabilità i punti di discussione da presentare domani, 1 dicembre, nel vertice col Governo. Il giorno dopo Speranza alla Camera e al Senato, dunque tra la serata di mercoledì e la giornata di giovedì potrebbe essere il momento per presentare alla nazione le nuove regole da disporre per le vacanze di Natale. In vigore dunque, in definitiva, dal 4 dicembre e con valore fino al 6 gennaio compreso.
BLOCCO TOTALE TRA NATALE ED EPIFANIA
Non sembrano esserci ormai molto dubbi nel Governo sul piano per gli spostamenti durante i giorni di Natale: in attesa di capire dalle Regioni cosa dovrà essere “limato” per trovare un accordo in vista del nuovo Dpcm (oggi è in programma alle 17 la Conferenza delle Regioni in seduta straordinaria, ndr), le ultime anticipazioni offerte dal Corriere della Sera mostra un indirizzo ben deciso di Cts e Governo. Si pensa ad un blocco totale degli spostamenti tra Regioni – anche tra zone gialle dunque – nella settimana precedente a Natale (dal 18-19 dicembre) fino all’intero periodo di Capodanno ed Epifania (6 gennaio termine ultimo di scadenza del Dpcm). Si vuole impedire la circolazione delle persone per impedirne le possibilità di contagi: il piano – con possibile ampia condivisione di altri Paesi europei (come riporta oggi “Repubblica”) – non ammette molte deroghe per gli spostamenti anche internamente alle Regioni. In sostanza, durante Natale si potrà tornare a casa solo per studenti fuori sede o per ricongiungimento parenti, ma l’idea è di permetterne solo uno per famiglia (con livelli di controlli pratici che però risultano estremamente difficili e complicati). In merito invece alla possibilità di estendere il coprifuoco dalle 22 alle 24 per i soli giorni di Natale e Capodanno, il Governo non avrebbe ancora trovato l’accordo in CdM: spiega il CorSera, su fonti di Palazzo Chigi, «All’interno del governo c’è chi preme per prorogare questo limite alle 24 nei giorni di Natale e Capodanno, ma è una linea che difficilmente potrà essere accolta».
NUOVO DPCM: A RISCHIO IL CENONE
Cts e Governo temono i forti spostamenti che potrebbero scattare a ridosso del Natale e così domani alle Regioni vogliono proporre uno schema a due velocità che imponga nuove restrizioni dal 18-19 dicembre in poi: a rischio ci finisce anche il “cenone” della Vigilia, oltre che la Messa di Natale e l’ultimo dell’anno, con il coprifuoco che dovrebbe rimanere alle 22 mentre fuori da Comuni e Regioni sarà impossibile circolare a meno delle consuete “comprovate esigenze” (salute, necessità, lavoro). Lo scontro invece tutto politico e interno alla maggioranza è quello che riguarda la scuola: Italia Viva e M5s vorrebbero riaprire i battenti già il 14 dicembre, mentre la restante parte del Governo punta sul 7 gennaio, con l’ok delle Regioni. «Mi aspetto un piano di organizzazione dei trasporti locali e dei servizi sanitari dedicati per la scuola che permetta di arrivare già dai primi giorni di dicembre a una forma di didattica quanto meno integrata per le scuole che adesso sono in dad al 100%», ha spiegato oggi la Ministra per le Pari Opportunità e Famiglia, la renziana Elena Bonetti.
CAOS SPOSTAMENTI TRA REGIONI
Il Governo si muove su tutti i fronti – politico e organizzativo – per varare il nuovo e importante Dpcm “di Natale” entro i primi giorni di dicembre: in merito alle tante anticipazioni emerse negli scorsi giorni, l’ultimo “schema” presentato oggi dal Corriere della Sera secondo le consuete “fonti di Governo” prevede una Italia in zona gialla ma non per troppi giorni. Se infatti col nuovo Dpcm si renderanno di nuovo aperti i confini regionali, sarà ad una settimana dal Natale che verranno reimpostate le restrizioni per non permettere vacanze e spostamenti tout-court. In sostanza, dal prossimo 18-19 dicembre potrebbero tornare i divieti di uscita dalla propria Regione e forse anche dal proprio Comune: vediamo allora cosa contiene la nuova “bozza” che verrà discussa domani in Conferenza Stato-Regioni alle ore 17, sempre in videoconferenza tra Presidenti e Governo Conte-2. «Troppo alto è il rischio di far risalire la curva epidemiologica ora che le misure cominciano invece a dare risultati», sottolineano gli scienziati del Cts e con loro i Ministri Boccia e Speranza, sempre più “rigorosi” rispetto al Presidente Conte e ai Ministri renziani e M5s. Gli spostamenti saranno permessi a ridosso del Natale sono per le consuete “comprovate esigenze” ma anche – pare, secondo le bozze – per i parenti che sono fuori sede ma hanno domicilio in quella abitazione (studenti, congiunti e parenti stretti). Di fatto si potrà andare nelle seconde case che si trovano in una Regione in fascia gialla soltanto se si è residenti, mentre in fascia arancione è invece vietato perché non è consentito uscire dal proprio Comune: dunque, spiega il CorSera, «Chi ha intenzione di andare nella seconda casa in fascia gialla può farlo prima del blocco. Chi vuole trascorrere le festività in albergo può farlo se la struttura si trova nella stessa Regione anche nelle località dove gli impianti sciistici sono chiusi. Rimane da stabilire se concedere qualche deroga, ad esempio la possibilità di andare da un parente che vive da solo».
NUOVO DPCM: TUTTE LE ALTRE REGOLE
Chi andrà invece all’estero per il Natale, dovrà rimanere in quarantena una volta di ritorno dall’Italia: l’ipotesi sembra però destinata “solo” a chi rientra dagli Stati che lasciano aperti gli impianti sciistici, ovvero Austria, Svizzera e Slovenia che per il momento non hanno accolto l’invito dell’Italia a chiudere tutti gli impianti in montagna. Dall’Ue si cerca invece una soluzione condivisa che possa fornire regole chiare per tutte, onde evitare “discriminazioni” e caos normativi nei vari Paesi; il coprifuoco intanto sarà attivo sempre anche a Natale e Capodanno, senza deroghe, tra le 22 e le ore 6 mentre su bar e ristoranti saranno aperti ovunque ma solo prima delle 18 (chiusi invece del tutto a Natale, Santo Stefano e forse anche Capodanno). Il nuovo Dpcm “Natale” prevederà diverse raccomandazioni ai cittadini, specie per le feste in ambito privato: numeri su pranzi e cene e comportamenti, non vi saranno divieti – perché lo dispone la Costituzione – ma forti raccomandazioni. Importante è invece il tema della scuola, uno dei punti assieme ai trasporti che saranno più dibattuti nella Conferenza con le Regioni di domani: si valuta una riapertura totale del Paese dal 7 gennaio 2021, mentre dal 14 dicembre vi sarà già una graduale diminuzione della didattica a distanza ma solo nelle zone gialle.