Lo diciamo subito, non ci sarà oggi un nuovo Dpcm per l’inizio della Fase 3: dopo il lockdown avviato in 2 tappe (il 21 febbraio su zone rosse, il 9 marzo su territorio nazionale) oggi 3 giugno l’Italia riparte con la riaperture dei confini tra le Regioni e ovviamente anche i fronti internazionali (da Schengen e Gran Bretagna). Restano alcune limitazioni e le regole base che abbiamo imparato a conoscere sul distanziamento fisico in questi 102 giorni di emergenza Covid-19, ma non ci sarà un nuovo intervento legislativo del Presidente del Consiglio Conte, né tantomeno un Decreto del Governo. Il motivo è semplice, quanto scritto già nel Dpcm 18 maggio (l’ultimo che ha scandito la riaperture totale interna alle Regioni) già prevedeva per il 3 giugno il via libera ai confini nazionali e lo stop all’autocertificazione. Dopo i buoni risultati degli indici regionali monitorati da Iss e Ministero della Salute, dalla mezzanotte di oggi 3 giugno è possibile tornare a viaggiare in treno, aereo e auto al di fuori dei confini nazionali senza più restrizioni. Vi saranno i consueti controlli della temperatura all’ingresso di ogni luogo pubblico financo gli accessi ai mezzi pubblici e solo con febbre oltre i 37,5° ci sarà lo stop, altrimenti è via libera per tutti.
IL DISCORSO DI CONTE E LE REGOLE
In questa fase 3 restano vietati gli assembramenti, c’è l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi al chiuso che sono accessibili al pubblico, che in alcune Regioni permane anche all’aperto e sui mezzi di trasporto: come ribadisce ancora il Dpcm ancora in vigore del Premier Conte, resta pure l’obbligo del distanziamento sociale. Bisogna dunque continuare a mantenere la distanza di sicurezza di un metro: niente baci, abbracci e strette di mano, a meno che non si viva nella stessa abitazione. Vietate la manifestazioni ludiche e di spettacoli che producono assembramenti, cinema riapriranno il 14 giugno mentre dal 15 sarà possibile turismo extra Ue in entrata e in uscita. L’estate porta le persone a uscire di più la sera, ma la movida va regolamentata anche da ordinanze locali, perché permane il divieto di assembramenti, quindi la consumazione sarà possibile solo ai tavoli ed entro una certa ora.
Nel pomeriggio-sera di oggi il Premier Conte terrà un discorso alla nazione per illustrare non tanto le “nuove” regole – visto che permangono quelle del Dpcm 18 maggio – ma per ringraziare i cittadini dei sacrifici mantenuti e per rilanciare il piano di ripresa nazionale a livello “decennale”: «ricostruire insieme l’Italia che vogliamo nei prossimi 10 anni», un messaggio ai cittadini, alle opposizioni e al Quirinale che con tanta pressione ha spinto per questa soluzione. «Questo è proprio il momento in cui non bisogna abbassare la guardia […] Nella nuova normalità si imparerà a convivere con il virus, dobbiamo continuare a rispettare le distanze ed evitare gli assembramenti», ribadirà il Premier Conte nella sua conferenza stampa alla nazione.