La Lega e Matteo Salvini sono pronti a presentare legalmente ricorso nei confronti del nuovo Dpcm presentato da Conte ieri sera, entrato in vigore ufficialmente alla mezzanotte di oggi. Stando a quanto riferisce Today, il Carroccio dovrebbe presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio, in difesa di bar, pub, ristoranti ed esercizi pubblici in generale, come ad esempio le palestre, chiuse definitivamente fino al 24 novembre. La decisione è giunta dopo un riunione andata in scena nella tarda serata di ieri, con il leader Matteo Salvini che ha ascoltato le preoccupazioni dei vari sindaci e dei governatori della Lega dopo le chiusure comunicate dall’esecutivo. “Il leader del primo partito italiano si è confrontato in teleconferenza con i presidenti delle Regioni – riportano fonti leghiste, come si legge su Today in data 26 ottobre – preoccupati che i sacrifici imposti dal governo mettano in ginocchio l’economia senza produrre risultati efficaci sul fronte sanitario”.



NUOVO DPCM: “SINDACI LEGHISTI VALUTANO RICORSO AL TAR”

“Alcuni primi cittadini della Lega – proseguono ancora le fonte leghiste – stanno valutando di ricorrere al Tar contro il Dpcm. Per l’ennesima volta, gli amministratori locali hanno lamentato la totale assenza di confronto e di condivisione da parte del governo”. Matteo Salvini è quindi uscito allo scoperto, e attraverso la propria pagina Instagram ha fatto sapere: “Il governo prima ha detto: ‘se ti metti a norma ti faccio lavorare’, e poi Conte ha detto ‘hai speso soldi per metterti a norma? Non me ne frega niente, ti chiudo per un mese. I contagi aumentano, ma non aumentano in palestra, al bar, al teatro. Cosa ha fatto Conte per potenziare il trasporto pubblico? Zero. Cosa ha fatto per le cure a domicilio? Zero. Il problema non è al bar o in palestra, il problema è in autobus, in metropolitana…”. Di conseguenza ha spiegato che “Ci stiamo organizzando, oggi ho sentito i nostri amministratori, alcuni dei sindaci della Lega faranno ricorso contro questo decreto che è ingiustamente punitivo“. Sulle proteste andate in scena negli scorsi giorni a Roma e Napoli: “Nessuno deve dire che sono delinquenti, negazionisti, camorristi, certo se uno tira sassi ai poliziotti è un cretino e un criminale, ma in quelle piazze tantissime ci sono persone perbene, tanti padri di famiglia preoccupati”. L’ex ministro dell’interno ha fatto infine sapere che chiederà un incontro con il presidente della repubblica, Mattarella, “Garante della Costituzione”.

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