Sono 200-220 circa le persone che lavoreranno ogni giorno nell’ospedale degli alpini di Bergamo, il primo strutturato interamente per i malati di Covid-19. La struttura sarà infatti interamente dedicata ai malati di coronavirus, visto che la città è tra le più colpite dall’epidemia. Stando a quanto riportato dall’Eco di Bergamo, l’ospedale sarà diviso in due blocchi, uno di terapia intensiva e sub-intensiva con 72 posti letto, dove verranno sistemati i pazienti in condizioni serie egravi, l’altro post terapia sub-intesiva per quei pazienti che devono terminare la degenza con la dovuta assistenza, prima del trasferimento nelle strutture dedicate al decorso che precede la guarigione. Emergency ha messo a disposizione venti persone tra medici, infermieri e tecnici: si occuperanno di una dozzina di letti. Per la terapia intensiva verranno impiegati anche i 28 medici e 4 infermieri dell’esercito russo. Il dottor Oliviero Valoti, al timone per vent’anni del 118 di Bergamo, ora direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, sarà a capo di questa struttura. (agg. di Silvana Palazzo)
OSPEDALE DEGLI ALPINI DI BERGAMO PER MALATI CORONAVIRUS
Il nuovo ospedale di Bergamo è pronto ad aprire: un’opera straordinaria sorta nello spazio si può davvero dire di pochi giorni per dare una risposta al dramma del Coronavirus, che come noto a Bergamo sta colpendo con durezza inaudita. I bergamaschi però sono gente che di certo non si arrende facilmente: c’è stata una mobilitazione generale e così in poco tempo è stata allestita la struttura che affiancherà l’ospedale Papa Giovanni XXIII, il nosocomio principale di Bergamo che non è più in grado di gestire la grande quantità di pazienti nel pieno della pandemia.
Il giornalista Gabriele Parpiglia con un video su Instagram (clicca qui per visualizzarlo) ci accompagna a vedere questo nuovo ospedale di Bergamo che è ormai in fase di ultimazione: ferve il lavoro affinché tutto sia pronto il più velocemente possibile, una risposta al bisogno che è davvero grande e viene da pensare a quando (solo poche settimane fa) sentivamo degli ospedali nati a Wuhan in pochi giorni.
Bergamo non è da meno e la nuova canzone “Rinascerò rinascerai” di Roby Facchinetti, dedicata naturalmente alla sua Bergamo, è la colonna sonora perfetta per accompagnarci in questo “giro turistico” del nuovo ospedale, che doveva essere “da campo” e invece avrà tutte le caratteristiche di un “vero” ospedale.
NUOVO OSPEDALE BERGAMO: MOBILITAZIONE COLLETTIVA
La mobilitazione per costruire nel più breve tempo possibile il nuovo ospedale di Bergamo è stata davvero impressionante: si sono messi a disposizione tutti, dagli alpini che da quelle parti sono una vera potenza – e sono anzi alla base di questo progetto – agli artigiani che hanno contribuito ciascuno secondo le proprie abilità, dagli elettricisti agli indraulici agli imbianchini – alla richiesta di 12 operai hanno risposto in 250.
Una opera frutto davvero del lavoro di tutti, dalla Protezione Civile a volontari di ogni genere, dai tecnici di Emergency alla tifoseria dell’Atalanta, che si è infatti messa a disposizione in particolare come imbianchini. “L’ospedale da campo non è più tale: è una vera e propria area ospedaliera che nei prossimi giorni sarà operativa”, ha detto ieri pomeriggio l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.
In questo modo la città e la provincia di Bergamo avranno a disposizione più posti letto, più reparti di terapia intensiva, più macchinari per l’ossigeno e tutto quello che può servire ad affrontare una tragedia di proporzioni catastrofiche. Nuovi ospedali d’altronde sono davvero una priorità per tutta la Lombardia: oltre a quello di Bergamo, uno dei principali sarà quello che sorgerà alla Fiera di Milano.